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Abusi edilizi all’Anfiteatro, parola al direttore. Processo al titolare del ristorante

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). E’ stato rinviato ai principi del prossimo mese di ottobre, in prosieguo innanzi al giudice monocratico del tribunale di santa Maria, Antonio Riccio, il processo per i presunti abusi edilizi riscontrati dai carabinieri all’interno dell’area archeologica dell’Anfiteatro Campano a servizio del ristorante Amico bio il cui titolare, unico imputato, è difeso in giudizio dall’avvocato Gennaro Caracciolo.

 

Nell’ultima udienza è stata escussa in qualità di teste il direttore del museo archeologico dell’Antica Capua, Ida Gennarelli che ha spiegato le varie fasi della vicenda specificando che il titolare del ristorante è un concessionario e che della vicenda amministrativa doveva farsi carico il comune. Il funzionario ha anche ribadito che la collocazione delle canne fumarie era stata autorizzata dalla soprintendenza e che rispettavano le indicazioni fornite al concessionario e che, infine, le strutture sistemate nell’area archeologica (sottoposte a sequestro da parte dei carabinieri) erano mobili e funzionanti solo in periodo estivo.

 

A tale proposito vi è da ricordare che nelle passate amministrazioni, il consigliere del PD, Giuseppe Russo presentò in consiglio comunale un ordine del giorno, approvato all’unanimità nel quale si impegnava il comune a porre in essere tutti gli atti necessari per rimuovere le canne fumarie. Ebbene, l’ordine del giorno è rimasto inascoltato e le canne fumarie a servizio del ristorante stanno ancora là e deturpano la visuale dell’importante monumento con buona pace della della soprintendenza, del consiglio comunale e dell’intera città.

 

Nel riquadro Ida Gennarelli