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Minacce via WhatsApp dopo divorzio: ha danneggiato anche l’auto dell’ex moglie

L’aggiornamento

Nel pomeriggio di ieri 9 maggio 2019, all’esito di un’articolata attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise (CE) e della Stazione di Marcianise (CE), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di S.F., persona ritenuta responsabile del reato di atti persecutori posti in essere nei confronti della ex moglie (artt. 612 bis co. 2 c.p.).

Nello specifico il soggetto, dal mese di novembre 2018 e con condotte tutt’ora perduranti, ha molestato la ex moglie dalla quale è legalmente separato, contattandola telefonicamente a più riprese, avvicinandola nei pressi della sua abitazione, danneggiandone la autovettura e quella della madre con calci e pugni e, infine, minacciando la donna di morte con una serie di messaggi vocali, inviati tramite WhatsApp.

I tempestivi accertamenti operati dagli investigatori, a seguito delle querele sporte dalla vittima, hanno fatto luce sugli episodi minatori di maggior gravita, azioni che inducevano la donna a vivere in uno stato d’ansia permanente, col timore per la propria incolumità e per quella dei figli minori, a lei affidatile dal Tribunale Civile. L’indagato, dopo l’esecuzione della misura cautelare, è stato tradotto presso il Carcere di Santa Maria Capua Vetere

 

Il primo lancio

Marcianise. E’ stato portato in carcere a Santa Maria Capua Vetere il 40enne arrestato nella serata di ieri dai carabinieri della Compagnia di Marcianise per stalking. La vittima è l’ormai ex moglie dalla quale l’uomo si stava separando. Un divorzio piuttosto burrascoso stando a quanto evidenziato dalla donna in fase di denuncia ai militari dell’Arma.

I carabinieri hanno raccolto la testimonianza della donna, divenuta insieme ad altri elementi, parte rilevante del provvedimento emesso poi dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il 40enne è stato prelevato in casa dai carabinieri che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere: dopo le formalità di rito è stato condotto presso la casa circondariale sammaritana, dove nelle prossime ore sarà sentito.

Dovrà difendersi dall’accusa di aver reso impossibile la vita della consorte in diverse circostanze: all’origine dei suoi comportamenti la tensione creatasi dopo la separazione.