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Antropoli, prima udienza poche ore dopo il voto elettorale

Capua. I capuani andranno alle urne senza conoscere il primo verdetto nell’inchiesta su clan e politica. Il tribunale di Napoli ha infatti fissato per la settimana successiva alla domenica elettorale l’udienza preliminare del processo nel quale è coinvolto, oltre al sindaco Carmine Antropoli (tuttora detenuto) anche due ex assessori (a piede libero), Marco Ricci e Guido Taglialatela.

Per la Procura antimafia – sostituti Maurizio Giordano e Sandro D’Alessio, coordinati dall’Aggiunto Luigi Frunzio – Antropoli, in carcere dallo scorso 4 febbraio, avrebbe stretto un patto non solo con Francesco Zagaria, detto “Ciccio ‘e Brezza”, dal nome della frazione di Capua dove risiede, considerato referente del boss omonimo Michele Zagaria, ma anche con l’esponente della famiglia Schiavone, Martino Mezzero.

 

Un patto che avrebbe condizionato le elezioni comunali di Capua del 2016, cui Antropoli non si candidò perché era stato sindaco per due consiliature dal 2006 al 2016, facendo però candidare un proprio fedelissimo, che poi perse. Secondo i carabinieri ci sarebbe stato più di un incontro, sempre prima delle elezioni comunali del 2016, tra Antropoli e i due affiliati, in cui si parlava di politica.

 

Nell’inchiesta sono indagati a piede libero anche due ex assessori della giunta Antropoli, Marco Ricci e Guido Taglialatela, oltre ad Armando Porciello e Marco De Luca. Sui i 6 penderà dunque fino a dopo la chiusura dei seggi, la richiesta di rinvio a giudizio.