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Massaro risponde ad Oliviero e racconta quello che è successo in Comune

AGGIORNAMENTO. Arriva la seconda replica di Peppino Oliviero:

Qui nessuno ha mai fatto la vittima. Vogliamo amministrare nell’esclusivo interesse della collettività. L’atteggiamento della minoranza è pretestuoso e di ostruzionismo, volto solo a rallentare l’attività amministrativa a danno dei cittadini. Il Comune è aperto sempre e comunque ed i documenti sono a disposizione di tutti, consiglieri e cittadini. Noi, a differenza di altri non abbiamo nulla da nascondere. Per quanto riguarda il dibattito pubblico, si ricorda al consigliere di minoranza Massaro che la sede è il Consiglio Comunale che lui, insieme ai suoi “amici” della minoranza, sistematicamente abbandona evitando il confronto ed il dibattito pubblico. Mi preme ricordare a Massaro che i comizi sono terminati. Preferisco fare la politica quella seria e costruttiva senza fare illazioni e fomentare pettegolezzi e polemiche di piazza. Come Sindaco sono stufo di questi atteggiamenti e menzogna che portano via solo tempo prezioso.

 

PRIMO LANCIO

Portico di Caserta. Il consigliere comunale Gerardo Massaro risponde al sindaco Peppino Oliviero su quanto è accaduto mercoledì e sulla sua replica al nostro articolo di ieri.

Ecco le sue parole

Peppe Oliviero vuole fare continuamente la vittima, e a conferma del fatto che nell’ufficio del ragioniere vi erano persone non autorizzate, potrei citare il nome di un dipendente comunale che ha assistito a tutto, ma lo stesso mercoledì mi ha pregato di non fare il suo nome perché non voleva avere problemi con l’attuale amministrazione, e lo stesso sindaco ha avuto una crisi nell’ufficio tecnico, gridando e dimenandosi come un forsennato contro di me, urlando che io non dovevo recarmi presso gli uffici comunali, e la stessa cosa era successo anche il giorno prima all’interrogazione fatta in consiglio comunale da parte di 5 consiglieri, sul fatto che vi erano persone non autorizzate nell’ufficio del ragioniere, il sindaco non ha voluto rispondere, dichiarando che da regolamento poteva farlo per iscritto nei trenta giorni successivi.

 

Mi chiedo come mai davanti alle persone che assistevano al consiglio comunale non ha risposto all’interrogazione, forse perché era in torto e non voleva affrontare l’argomento, anzi ha preferito non rispondere perché sapeva che l’accaduto era reale e lui non sapeva come difendersi. Lui è sempre pronto a farmi varie accuse per nascondere la sua incapacità, io posso affermare in modo netto che i dipendenti del comune di Portico sono sempre stati efficienti e preparati, è quello che sta accadendo con l’amministrazione Oliviero non ha precedenti, anche sulla consuetudine di nascondere i documenti a noi consiglieri, che molto spesso siamo costretti a rivolgerci alla prefettura per far valere i nostri diritti. Per concludere rinnovo ancora una volta l’invito al sindaco a confrontarsi in modo pubblico su qualsiasi argomento e a non trincerarsi nel suo mutismo selettivo che oramai sta diventando cronico.