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Disabile col biglietto del big match cacciato dal San Paolo: “Non puoi entrare con le stampelle”

Regionale. “Sono stato trattato meglio al concerto degli U2 a Roma, dove gli addetti mi accompagnarono finanche a comprare gadget prima di farmi accomodare, che allo stadio San Paolo di Napoli in occasione della partita con l’Arsenal, impianto dove spesso mi reco con mia figlia e dove mi è stato intimato di abbandonare le stampelle”.

 

Così il commercialista sannita Antonio Medici, costretto ad utilizzare dall’età di 16 anni le stampelle per una grave malattia all’anca, commenta con l’Ansa quanto gli è capitato in occasione del match di Europa League giovedì scorso. Il professionista si è reso protagonista, suo malgrado, di un’animata discussione all’interno dello stadio quando si è visto negare l’accesso per la postazione a lui spettante, da due persone che gli hanno di fatto ‘intimato’ di non poter entrare nello stadio con le stampelle. Ne è susseguita una discussione, anche accesa che ha estremamente colpito nell’orgoglio il professionista ‘aggredito verbalmente’ da una hostess e una persona qualificatasi poi come poliziotto.

 

“Siamo ovviamente dispiaciuti dell’accaduto ma va detto che gli steward hanno semplicemente applicato il regolamento d’uso dell’impianto che all’atto dell’acquisto del biglietto per la partita viene implicitamente approvato dall’acquirente”. Lo afferma Alessandro Formisano, capo delle operazioni del Napoli, commentando la vicenda del commercialista sannita Antonio Medici al quale è stato detto, in occasione di Napoli-Arsenal, che non era possibile entrare con le stampelle nello stadio San Paolo. Il Napoli ricorda l’articolo 21 e le proibizioni previste dalla norma: “Bottiglie, lattine o contenitori di vetro o di qualsiasi altro materiale (le bevande devono essere versate in bicchieri di plastica o carta), ombrelli a punta, caschi, cinture con pesanti borchie di metallo, bastoni, materiale imbrattante o inquinante ed ogni altro oggetto anche astrattamente idoneo ad offendere in relazione alle circostanze di tempo e di luogo ovvero che l’autorità presente allo stadio reputi vietato; stampelle ed altri accessori od ausili; gli steward, in presenza di elementi che facciano fondatamente ritenere possibile la destinazione ad usi impropri di tali oggetti e strumenti, potranno denegare l’assenso. È fatto divieto, sempre secondo la normativa sulla sicurezza, l’introduzione all’interno dell’impianto sportivo di passeggini e carrozzine per infanti”.

 

Il Napoli ricorda anche che non è previsto “alcun servizio di custodia di tali oggetti” e che al San Paolo “è in essere un settore denominato Disabili con 92 posti per disabili e 92 posti per accompagnatori” dove il club ha istituito un servizio dedicato di prenotazione posti.