San Felice a Cancello. L’area di piazza Galilei dove è avvenuto il duplice omicidio era coperta da telecamera e più di una avrebbe ripreso i momenti in cui si è consumato il fatto di sangue. Dagli occhi elettronici potrebbero arrivare i dettagli chiave che ancora mancano per completare il puzzle investigativo relativo all’uccisione di Mario Morgillo e Andrea Romano: nelle ore successive al fatto di sangue i carabinieri della Compagnia di Montesarchio hanno acquisito già i filmati registrati dai dispositivi elettronici presenti in zona. Riserbo sul contenuto dei video che avrebbero però potuto immortalare fasi importanti dell’azione culminata poi con l’uccisione dei due sanfeliciani.
Domani sarà un giorno chiave con l’udienza di convalida del fermo per Francesco D’Angelo (nella foto a sinistra), il 52enne venditore ambulante di Durazzano, accusato del duplice omicidio. Davanti al magistrato di turno e ai carabinieri, si è avvalso della facoltà di non rispondere e potrebbe decidere di fare altrettanto davanti al gip. In questo momento l’attenzione degli investigatori è però focalizzata sulle armi: il fucile con il quale D’Angelo ha fatto fuoco uccidendo Romano e Morgillo non era infatti stato denunciato.
Gli inquirenti però non possono escludere la presenza di altre armi in una delle fasi immediatamente precedenti al delitto, oltre alla spranga con la quale è stato distrutto il lunotto posteriore del Ducato del 52enne di Durazzano.