Skip to main content

Terra dei fuochi: la Corte di Strasburgo avvia il processo contro l’Italia

Regionale. La Corte di Strasburgo ha avviato il processo contro il Governo italiano per la situazione nella Terra dei fuochi, l’area della provincia campana diventata nota per l’interramento e il rogo abusivo di rifiuti. Il Tribunale ha accolto in via preliminare i ricorsi ricevuti da cittadini e associazioni che denunciano la violazione dei loro diritti alla vita e al rispetto della vita famigliare, sanciti dalla convenzione europea dei diritti umani.

 

Dopo aver analizzato i ricorsi arrivati a Strasburgo tra l’aprile del 2014 e lo stesso mese dell’anno seguente, la Corte ha deciso di dare il via al contraddittorio tra le parti, ritenendo, almeno per ora, ammissibile quanto in essi sostenuto. Ha quindi comunicato al governo le violazioni che oltre 30 persone e 5 associazioni dicono di aver subito. I ricorrenti sostengono che nonostante le autorità fossero a conoscenza dell’esistenza di un rischio reale e immediato per la vita delle persone (alcune decedute), causato dall’accumulo e dalla combustione di rifiuti tossici nelle discariche abusive, non abbiano preso misure per ridurre il pericolo.

 

Sono stati oltre 3.500 i ricorsi presentati nel 2014 alla Corte di Strasburgo da cittadini e associazioni della Terra dei fuochi. L’accusa all’Italia era di aver violato l’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti umani in cui è stabilito che “il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge”.