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I costruttori incontrano la Commissione Sanità: Della Gatta e Graziano a colloquio

Di 25 Febbraio 2019Politica, Regionale

CASERTA (Stefania Mastroianni). Sulla scia di quanto paventato dal consigliere regionale della Campania, il casertano Gianpiero Zinzi, il presidente della Sezione Ance Caserta – l’Associazione Nazionale Costruttori Edili –  Luigi Della Gatta, ha incontrato il consigliere regionale Stefano Graziano, presidente della V Commissione “Sanità e sicurezza sociale” del Consiglio Regionale della Campania. L’incontro è avvenuto nell’ambito della riunione del Direttivo di Sezione.

In un clima sereno e cordiale, il presidente Della Gatta e i componenti del Direttivo si sono confrontati con il consigliere Graziano su due temi che stanno a cuore all’associazione dei costruttori casertani, non solo per l’impatto che hanno sulla categoria, ma soprattutto per le ricadute in termini sociali che potrebbero avere sulla comunità e sui territori. Primo argomento trattato, l’assenza di un Piano di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni. La Legge 130/2001, che disciplina la pratica funeraria delle cremazioni e della dispersione delle ceneri, all’articolo 6, stabilisce che devono essere le Regioni a elaborare uno strumento sovracomunale che regoli le nuove installazioni.

 

 

 

La Campania, benché abbia 5 impianti, di cui tre attivi, non ha ancora redatto un proprio Piano e questa mancanza rischia di vanificare gli effetti positivi di una scelta razionale e di libertà, impedendo che si violino criteri deontologici ed etico-morali. Il problema potrebbe essere risolto, procedendo in tempi rapidi e sull’esempio di altre Regioni all’approvazione di un Piano che tenga conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità, delle distanze dai centri abitati e che introduca il concetto di bacino/ambito d’utenza.

Secondo tema affrontato, la difficoltà di rendere operativo il Piano territoriale regionale rispetto all’“Emergenza Vesuvio”. Se da un lato, infatti, la legge di pianificazione ha accolto il principio della Fondazione Convivenza Vesuvio di dover rimanere, in caso di rischio vulcanico, in regione Campania, dall’altro c’è il Piano nazionale della Protezione Civile che ha previsto in Campania solo le aree di prima accoglienza, mentre quelle di medio e lungo periodo continuano a essere localizzate nelle restanti Regioni italiane, in prevalenza al Nord, con un danno enorme in termini di capitale umano, economico, finanziario e sociale.

 

 

Su entrambi i temi, il consigliere Graziano si è dichiarato disponibile a sostenere le ragioni della Sezione Ance Caserta. In particolare, si renderà promotore di una bozza di Piano di coordinamento per la realizzazione dei crematori, che sottoporrà in Commissione “Sanità e sicurezza sociale” in Consiglio Regionale e si impegnerà, come ha già fatto in passato, affinché l’“Emergenza Vesuvio” si trasformi in un rilancio del territorio fin dal momento della sua pianificazione.