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La decisione di Lettieri prima della lettura della sentenza

AGGIORNAMENTO. Michele Lettieri (anni 10), collegato in videoconferenza, non ha assistito alla lettura del dispositivo da parte del giudice Marcopido, ha optato per ritirarsi prima.

In aula, nella gabbia, erano presenti Orazio De Paola (assolto e detenuto per altro) ed Enzo Ruotolo (anni 8,8) di via Cantariello.

Ruotolo è stato assolto in due capi d’imputazione su 4, in particolare sull’estorsione al concessionario di auto di Paolisi e quella alla Green Impresit. Giovannina Sgambato (anni 8,8) è stata invece condannata per entrambi i capi a lei ascritti.
Michele Lettieri si è beccato anche una multa di 1600 euro, Ruotolo e Sgambato a 1400 euro.
Per Ruotolo, Lettieri e Giovannina Sgambato interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per l’intera durata della pena. Ora per i 3 imputati l’unica speranza di ottenere uno sconto sarà nell’appello. Alla fine la centralità dell’ordinanza è andata tutta sui sanfeliciani, i caudini, quelli oltre il ponte di ferro, nonostante i diversi riferimenti nelle intercettazioni sono stati tutti assolti per non aver commesso il fatto.

Nel collegio difensivo: Marianna Febbraio, Pierluigi Pugliese, Antonio Leone, Vittorio Fucci e Dario Vannetiello.

 

IL PRIMO LANCIO

San Felice a Cancello. Il giorno del giudizio, arrivano le condanne per il clan Sgambato Lettieri, dopo l’operazione di poco meno di un anno fa, con gli arresti che fecero grande sensazione, le estorsioni nella zona tra Santa Maria e la valle Caudina.

Giovannina Sgambato anni 8 e mesi 8

Michele Lettieri alias ‘o napulitan 10 anni

Enzo Ruotolo 8 anni e 8 mesi.

Per i primi due c’è stato un sensibile sconto rispetto alla richiesta iniziale di condanna da parte del pm Landolfi.

ASSOLTI: VINCENZO BARBATO IANNUCCI, NICOLA PANELLA, ORAZIO DE PAOLA E VINCENZO D’ONOFRIO.
Queste ultime assoluzioni, per come è andato avanti il processo, erano abbastanza attese.

Ricordiamo che Vincenzo Carfora è stato scarcerato per incapacità di stare in giudizio, di fatto si è salvato, almeno per ora, altrimenti avrebbe avuto una condanna simile a quella della Sgambato o Ruotolo.

L’indagine del pm Landolfi, oltre ad essere uno spaccato del clan, si concentra su tre episodi: l’estorsione ai danni di un negozio di Santa Maria a Vico di telefonia, dove si presentano Enzo Ruotolo e Michele Lettieri, l’estorsione ai danni di una concessionaria di Paolisi e di una ditta dell’agro che faceva lavori in zona sanfeliciana.

 

 

Durante l’estorsione ai danni dell’azienda dell’agro aversano emerge con chiarezza la volontà del clan Lettieri-Sgambato di riaffermare la propria leadership sul territorio e di far capire a quelli oltre il ‘ponte di ferro’ (Pagnozzi) che lo sono una forza e che non temono nessuno.
Questo emerge in una conversazione tra Enzo Ruotolo di via Cantariello e Michele Lettieri.
Michele Lettieri: E comunque, mi senti a me? …inc.. a tutti quanti! Hai capito? Come hanno saputo che stiamo io e la vecchia (SGAMBATO Giovannina) insieme? Il guaio è grande (si vanta). Corrono avanti e indietro li vedi! Adesso possiamo acchiappare qualcosa (intende soldi n.d.t.) Hai capito? adesso dicono che deve incominciare anche quello della rotonda (parla di lavori di edilizia stradale).

 

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI