San Felice a Cancello. Oggi abbiamo pubblicato la relazione semestrale dalla Direzione Investigativa Antimafia riferita alla prima parte del 2018, in merito alla situazione dei clan camorristici sul territorio (leggi qui).
Nel comprensorio di San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico ed Arienzo è riemersa l’operatività della famiglia MASSARO, come è stato evidenziato con l’operazione condotta, ad aprile, dai Carabinieri di Maddaloni e di Orvieto collaborati dalla Guardia di Finanza di Benevento.
Le indagini avevano svelato le attività illecite di un nuovo gruppo criminale che, in contiguità con il clan MASSARO, temporaneamente indebolito, estorceva denaro a imprenditori e commercianti sul territorio casertano tra San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico, mantenendo legami criminali con il clan beneventano PAGNOZZI.
Gli arresti furono effettuati lo scorso anno ed erano per episodi maturati nell’anno 2015.
Oggi le condanne a quelli che secondo gli inquirenti erano i vertici del clan Massaro: Michele Lettieri e Giovannina Sgambato.
Il clan c’è ancora ed è cambiato
Ma dopo gli arresti dello scorso anno, chi ha preso le redini del territorio? Anzi il clan c’è ancora?
La risposta è sì, e soprattutto non è mutata l’intesa con quelli oltre il ponte di ferro di Arpaia.
Un’alleanza che si è rafforzata ulteriormente con altre diramazioni, nuove e di ritorno.
E’ probabile che i personaggi al vertice siano cambiati, ma comunque l’attività non si è mai fermata.
Cambiano i protagonisti ma l’azione è la stessa e non è da escludere che alcuni raid messi in atto di recente nella valle Caudina siano proprio ascrivibili a questa nuova e più forte alleanza che ha come caposaldo ancora una volta San Felice a Cancello.