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Pizzo per il clan, la sentenza: cambiano le condanne

L’aggiornamento

E’ stata emessa nel pomeriggio la sentenza di secondo grado nell’inchiesta sul pizzo per il clan Letizia: la Corte di Appello, rispetto al primo verdetto ed alla requisitoria di ieri mattina del procuratore generale, ha rideterminato le pene. Sono stati inflitti 5 anni a Primo Letizia; 2 anni e 8 mesi a Generoso Di Sivo e 2 anni e 8 mesi al capodrisano Luigi Laudato.

 

Il primo lancio

 

Marcianise. Conferma delle tre condanne di primo grado. Così il procuratore generale ha chiuso ieri la requisitoria in Corte d’Appello per l’inchiesta sulla tentata estorsione a un supermercato di Marcianise: sono stati invocati 8 anni per il ras Primo Letizia, 4 anni per l’ex pugile Generoso Di Sivo e 3 anni per Luigi Laudato (di Capodrise).

 

In pratica, qualora venisse accolta tale richiesta, si tratterebbe di una conferma totale della sentenza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere esattamente un anno fa. Secondo quanto emerso dalle indagini, nel settembre del 2015, Di Sivo avrebbe chiesto ad un imprenditore di Marcianise di “andare a prendere il caffè da Letizia Primo”.

 

Il titolare del supermercato si rifiutò e, a questo punto, la richiesta estorsiva venne formulata in maniera più esplicita: duemila euro per le festività di Natale, Pasqua e Ferragosto.