Sparanise. Questa sera in piazza Giovanni XXIII start ore 21 è previsto un grande concerto dove ci sarà una performance di altissimo livello. Il divertimento assicurato, grazie anche ai fun della mitica band che li seguono in ogni loro live. I B-52 band composta da: Matteo Cristella, Domenico Laudando, Piero Zannito, Antonello Musto, Rosario Maciariello,Alessio de Spirito e Fabio Vetere nascono dalla passione e dalla continua ricerca del sound rock che contraddistingue Vasco da altre band locali.
Dopo anni di attività decidono che è arrivato il momento di collaborare con i musicisti del rocker di Zocca.
Continua il B52NONSTOP LIVE con un repertorio all’insegna della professionalità, della passione e della gioia dello “stare bene insieme”, caratteristiche che hanno permesso loro di mantenere una propria identità musicale facendo risultare la loro musica un perfetto tributo al grande Vasco senza però sconfinare nell’imitazione più totale guadagnandosi l’attenzione e la stima del rocker emiliano.
In questa magnifica atmosfera non mancherà a fare da cornice uno dei più longevi e famosi stendardi che segue la band in ogni serata all’insegna dell’unione e della passione per il loro idolo dal titolo: CRESCIUTI A PANE FICA E VASCO (la musica di Vasco deve unire e mai dividere).
Ecco le foto
Ma perchè cucchia?
Cucchia ha raccontato il suo primo incontro con Vasco Rossi “Sono arrivato da Vasco Rossi con Massimo della Steve Rogers Band, eravamo lì che scherzavamo sulla storia insieme, ad un certo punto ho detto “non c’ho la spada però c’ho il cucchia!” e allora Solieri ha detto “cucchia!?…carino cucchia…ti chiamiamo Cucchia!” ed io “no dai ragazzi è un nome improponibile, mi sembra da tossico. Volevo una altro soprannome . Mentre parlavamo è arrivato Vasco che ha detto “No, Cucchia è carino, è anche un po’ dolce e quindi ti chiamiamo Cucchia e da oggi sei con noi!” Quella era la prima volta che vedevo Vasco e da allora il mio soprannome e una vita su e giù dal palco”.
Pochi sassofonisti oggi possono dire di essere impegnati da anni nella musica Rock ed è proprio Andrea Innesto che parla dell’evoluzione del mondo discografico “Ora si punta molto più sulla voce e sulla musica elettronica ed infatti anche le ultime canzoni di Vasco sono incentrate su questo. Come in tutte le cose anche in questo caso non si può dire cosa sia meglio e cosa peggio, è questione di gusti immagin Una straordinaria carriera cominciata nell’84 . Cucchia ha raccontato il suo primo incontro con Vasco Rossi “Sono arrivato da Vasco Rossi con Massimo della Steve Rogers Band, eravamo lì che scherzavamo sulla storia del tossico, ad un certo punto ho detto “non c’ho la spada … però c’ho il cucchia!” e allora Solieri ha detto “cucchia!?…carino cucchia…ti chiamiamo Cucchia!” ed io “no dai ragazzi è un nome improponibile, mi sembra da tossico. Volevo una altro soprannome . Mentre parlavamo è arrivato Vasco che ha detto “No, Cucchia è carino, è anche un po’ dolce e quindi ti chiamiamo Cucchia e da oggi sei con noi!” Quella era la prima volta che vedevo Vasco e da allora il mio soprannome e una vita su e giù dal palco”. Pochi sassofonisti oggi possono dire di essere impegnati da anni nella musica Rock ed è proprio Andrea Innesto che parla dell’evoluzione del mondo discografico “Ora si punta molto più sulla voce e sulla musica elettronica ed infatti anche le ultime canzoni di Vasco sono incentrate su questo. Come in tutte le cose anche in questo caso non si può dire cosa sia meglio e cosa peggio, è questione di gusti immagino. Io sono molto legato per forza di cose al Vasco di una volta e a quel repertorio.” Ed è il Vasco dei primi anni quello riproposto anche dalla Combriccola del Blaco con la quale Cucchia si è esibito ad Alassio al Movida “Ho sentito Chicco Sauda per telefono, ha la sua personalità, ma gli stessi atteggiamenti di Vasco e non lo imita, lui è proprio così, è anche questa la sua forza.”
Tanti gli appuntamenti di Cucchia durante la stagione estiva e la speranza è quella di ritrovarlo presto anche in riviera. Una straordinaria carriera cominciata nell’84 . Cucchia ha raccontato il suo primo incontro con Vasco Rossi “Sono arrivato da Vasco Rossi con Massimo della Steve Rogers Band, eravamo lì che scherzavamo sulla storia del tossico, ad un certo punto ho detto “non c’ho la spada … però c’ho il cucchia!” e allora Solieri ha detto “cucchia!?…carino cucchia…ti chiamiamo Cucchia!” ed io “no dai ragazzi è un nome improponibile, mi sembra da tossico. Volevo una altro soprannome . Mentre parlavamo è arrivato Vasco che ha detto “No, Cucchia è carino, è anche un po’ dolce e quindi ti chiamiamo Cucchia e da oggi sei con noi!” Quella era la prima volta che vedevo Vasco e da allora il mio soprannome e una vita su e giù dal palco”.
Pochi sassofonisti oggi possono dire di essere impegnati da anni nella musica Rock ed è proprio Andrea Innesto che parla dell’evoluzione del mondo discografico “Ora si punta molto più sulla voce e sulla musica elettronica ed infatti anche le ultime canzoni di Vasco sono incentrate su questo. Come in tutte le cose anche in questo caso non si può dire cosa sia meglio e cosa peggio, è questione di gusti immagino. Io sono molto legato per forza di cose al Vasco di una volta e a quel repertorio.” Ed è il Vasco dei primi anni quello riproposto anche dalla Combriccola del Blaco con la quale Cucchia si è esibito ad Alassio al Movida “Ho sentito Chicco Sauda per telefono, ha la sua personalità, ma gli stessi atteggiamenti di Vasco e non lo imita, lui è proprio così, è anche questa la sua forza.”
Questa sera Andrea Innesto vi aspetta per un live che rimarrà nella storia di Sparanise, non mancate.