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Criminalità: sequestro di beni da un milione di Euro

Di 7 Dicembre 2018Cronaca

Recale. Sequestro beni da un milione di euro ai fratelli Salvatore e Genny Esposito, entrambi indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina aggravata dall’uso delle armi. Ad eseguirlo stamattina, nelle province di Roma e Napoli, i carabinieri del Comando provinciale di Roma.

 

Tenore di vita sproporzionato al reddito dichiarato

Il decreto di sequestro dei beni anticipato, finalizzato alla confisca, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Capitale, è arrivato al termine di indagini patrimoniali svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Dagli accertamenti sarebbe emerso che i due fratelli disponessero di beni e avessero “un tenore di vita del tutto sproporzionato rispetto al reddito dichiarato”, tanto da far ritenere agli investigatori “che queste risorse economiche costituiscano provento o reimpiego di attività delittuose.

Sequestrati un appartamento e 2 box

Il sequestro di oggi riguarda, un appartamento e due box a Roma, un locale commerciale ubicato a e Nettuno, un natante, diverse società, alcune fittiziamente intestate, circa 20 rapporti finanziari aperti presso istituti di credito e società di gestione risparmio in diverse regioni italiane, il tutto per un valore complessivo stimato di circa un milione di euro. gli investigatori a capo del gruppo c’erano i fratelli Esposito, figli di Luigi detto “Gigino Nacchella”, ritenuto dagli inquirenti storico esponente del clan camorristico Licciardi di Napoli – Secondigliano. Il nucleo familiare si era stabilito prima a Nettuno e successivamente si era trasferito nella Capitale. Il 21 marzo scorso i carabinieri hanno eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare.