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IL NOME. Blitz in zona Asi, ecco l’azienda dove è scattato il sequestro

Marcianise. E’ la Fiado l’azienda teatro nelle ultime ore del blitz di Forestale e polizia municipale. I dettagli dell’operazione sono stati sviscerati dal sindaco Antonello Velardi in un lungo post sui social.

Velardi pronto a tirar fuori l’ombrellone

“Ancora controlli e ancora sequestri nell’area industriale di Marcianise. La magistratura è intervenuta sulla scorta di una dettagliata relazione seguita ad un blitz congiunto condotto dai carabinieri Forestali, dalla Municipale e dall’Arpac. Nuovo blitz e nuovo sequestro, con contestazione di gravi danni all’ambiente. E’ una tristissima verità: non c’è controllo che venga fatto senza che emerga un’irregolarità: nessuno rispetta norme e prescrizioni. Ma che diavolo! E’ mai possibile che qui, nell’area industriale di Marcianise, ognuno faceva quello che cavolo voleva? Vergognoso!!!

Ringrazio gli autori del blitz, in particolare i Carabinieri Forestali della Stazione di Marcianise, molto attivi. E ringrazio la magistratura di Santa Maria Capua Vetere per questo monitoraggio continuo ed efficace. Non ringrazio ovviamente il Consorzio Asi, scomparso da tutti i radar: non pervenuto, direbbero i tecnici delle telecomunicazioni. E i custodi dell’ortodossia di questo carrozzone un giorno ci spiegheranno che interesse hanno a difenderlo.

Il blitz si è svolto nello stabilimento Fiado che tratta rifiuti metallici, dislocato nei pressi di Oromare: trovandovi a passare lo avrete notato sicuramente, è stracolmo di ferro vecchio da tutte le parti e i camion stazionano stabilmente all’esterno, occupando la carreggiata. Diciamo che non hanno neanche l’accortenza di nascondersi, questi signori. Inosservanza delle autorizzazioni, utilizzo di impianti non a norma, immissione nociva in atmosfera, stoccaggio non consentito: in questo benedetto posto è stato trovato davvero di tutto. I carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro giudiziario un’area di 260 metri quadrati, all’interno dello stabilimento.

Aspetto ancora qualche giorno e mi andrò a piazzare con l’ombrellone all’esterno di questo stabilimento: vediamo se questi signori continueranno a fare i comodi loro. Ma non credo, stavolta hanno la magistrato che morde i polpacci: fossi per loro, me ne andrei da Marcianise, è più conveniente perché qui ora bisogna rispettare le regole. Ad ogni modo, se vogliono restare devono capire che non c’è più trippa per gatti”.

 

La nota dei carabinieri

Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise, unitamente a personale della locale Polizia Municipale, ed ai tecnici dell’ARPAC del Dipartimento Provinciale di Caserta, nel corso di una verifica all’interno di uno stabilimento di trattamento di rifiuti metallici, dislocata nella zona ASI del predetto comune di Marcianise, hanno accertato violazioni penalmente rilevanti in materia ambientale per operazioni di recupero effettuate su rifiuti pericolosi mediante riduzione volumetrica effettuata tramite cesoiatura, attività per la quale la ditta non risultava autorizzata.

 

Inoltre, si è constatata l’inosservanza delle prescrizioni contenute nei titoli autorizzativi con particolare riferimento a:

  1. stoccaggio dei rifiuti in aree difformi rispetto a quelle riportate nella planimetria autorizzata;
  2. stoccaggio dei rifiuti in cumuli con altezze anche superiori ai 5 metri;
  3. attività di saldature il cui impianto non è autorizzato nei riguardi delle emissioni in atmosfera.

 

Si è proceduto, quindi, a deferire in stato di libertà il legale rappresentante della società gestrice dell’attività in argomento per le predette violazioni ambientali ed a sottoporre a sequestro giudiziario un’area ubicata all’interno del predetto stabilimento, avente una forma quadrangolare, dell’estensione di circa 260 mq, su cui era presente un cumulo di rifiuti costituiti da rottami in ferro sottoposti ad operazioni di trattamento non autorizzate, nonché nr. 03 saldatrici non risultate autorizzate nei riguardi delle emissioni in atmosfera.