Skip to main content

Rifiuti, inchiesta piomba su Marcianise: 12 indagati. Nel mirino anche due dipendenti comunali

Marcianise. Finisce anche su Marcianise la lente di ingrandimento degli inquirenti che indagano sugli appalti per la raccolta dei rifiuti. L’inchiesta però non è quella che ha toccato ieri 7 Comuni del Casertano e del Napoletano, portata avanti su iniziativa della Dda. L’indagine in questione, infatti, parte dal Basso Lazio, precisamente dagli uffici della Procura della Repubblica di Cassino ed approda prima nel capoluogo e poi a Marcianise.

 

Al centro c’è la Ecocar e le continue proroghe che hanno consentito alla ditta di continuare a lavorare nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015, oltre che a Caserta e Marcianise, anche a Gaeta, Anzio, Guidonia e Minturno. Dodici sono gli indagati. Tra questi ci sono quelli che all’epoca erano due dipendenti del Comune di Marcianise, Francesco Topa (in pensione dal 2016) e Vincenzo Negro (ora sospeso) e il capo del cantiere dei rifiuti di Marcianise, Gerardo Doppietta. Indagato pure l’ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo e il titolare di Ecocar Antonio Deodati.

 

L’inchiesta della Procura di Cassino segue le ipotesi di reato di associazione per delinquere e corruzione: nell’attività investigativa gli inquirenti hanno evidenziato quello che è stato definito un “asservimento di amministratori e funzionari degli enti locali ad esercitare i rispettivi poteri e comunque la propria attività in senso favorevole alla Ecocar in cambio di periodiche consegne di denaro e altre utilità”. In riferimento a Marcianise l’inchiesta riguarda un lasso di tempo antecedente alla vittoria elettorale di Antonello Velardi.