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Nuovi guai per la presunta ladra dell’ospedale

Marcianise. Nuovi guai per la presunta ladre dell’ospedale di Caserta. Diventa definitiva infatti la condanna a 8 mesi di reclusione per Paola Barbaruolo, 38 anni, di Marcianise per tentato furto in un appartamento.  Due settimane fa infatti la quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla donna contro la sentenza emessa dalla Corte di appello un anno prima.

 

L’istanza è stata respinta per vizio di forma (la Barbaruolo aveva presetato ricorso personalmente e no da difesore abilitato) e la donna è stata condannata per tentato furto in appartamento e deve acora pagare le spese processuali. Quattro giorni dopo la sentenza i carabinieri sono andati a bussare per un’altra vicenda alle porte dell’abitazione della donna: i militari le hano notificato un’ordinanza di custodia cautelare per un furto avvenuto all’interno di una stanza di degenza dell’Ospedale di Caserta e contestuale violazione del divieto di ritorno nel comune di Caserta.

 

Dalla condanna all’arresto in poche ore

 

Le indagini erano scattate un mese prima quando i Carabinieri della Compagnia di Caserta sono stati allertati dal
personale del Sant’Anna e San Sebastiano, su segnalazione di una donna che lamentava il furto di un portafoglio, consumato nei locali dedicati al reparto Bay Surgery. La vittima, escussa dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Caserta, dichiarava che, mentre si trovava all’Ospedale di Caserta, ove si era recata per esami diagnostici da parte di un familiare, la sua attenzione era stata attirata, sin da subito, da una donna, poi identificata in Paola Barbaruolo, la quale, in modo sospetto, stazionava nel reparto in questione, pur non avendo apparentemente alcuna motivazione.

 

La Barbaruolo, sulla quale gravavano già alcuni precedenti per reati contro il patrimonio, ha anche ammesso gli addebiti contestati.