Marcianise. In consiglio con le mascherine. E’ questa la forma di protesta messa in atto questa sera da cittadini e attivisti durante la seduta monotematica dell’Assise di Marcianise, interamente incentrata sulla questione ambientale dopo il rogo alla Lea, l’azienda chiusa dal sindaco e poi sequestrata dalla Finanza.
La seduta è cominciata dopo le 18: in aula sedici consiglieri (otto di maggioranza e otto di opposizione), ma prima di loro avevano già fatto il loro ingresso gli esponenti del Libero Comitato Cittadino e alcuni residenti, con le mascherine anti-inquinamento. Prima dell’inizio della seduta è stata chiesta al presidente del consiglio comunale Antimo Rondello la possibilità di intervenire durante la discussione, ma la presa di posizione degli ambienalisti è comunque emersa grazie a un volantino firmato “Basta Veleni a Marcianise”.
Le richieste del comitato
“La nostra città sta vivedo il momento più tragico dal punto di vista ambientale. Roghi tossici e puzze nauseabonde minacciano quotidianamente la nostra salute. Il continuo scaricabarile da un’istituzione all’altra, oltre a non risolvere i problemi, permette ai criminali di continuare ad agire impuemente. Tante chiacchiere, pochi fatti, nonostante lo stato emergenziale esigerebbe una immediatezza operativa chiara e risolutiva. Noi cittadini non ci rassegnamo a morire” scrive il comitato.
Chiare le richieste fatte all’amministrazione: pubblicazione della lista di tutti i siti a rischio presenti sul territorio circostante e controlli serrati degli stessi; divieto assoluto di apertura di nuovi impianti pericolosi e chiusura di quelli esistenti; tavolo congiunto con i sindaci di comuni limitrofi per risolvere definitivamente il problema “puzze”; costituzione di un comitato tecnico-ambientale tra Comune e cittadinanza attiva, con potere di controllo (anche in zona Asi).
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