Caserta. Ha fatto grande scalpore la seconda puntata dell’inchiesta di Gaetano Pecoraro delle Iene sulla sanità in provincia di Caserta.
Ieri è stata mandata in onda la parte relativa ai direttori sanitari che non hanno i titoli per esercitare la loro funzione apicale.
Un’inchiesta nata dal caso del dottor Di Cicco, ex medico del Moscati, silurato dopo aver denunciato tutte le cose che non andavano.
La puntata si apre con le masse di rifiuti che campeggiano nelle strutture e i macchinari obsoleti, altri che non vanno, sale operatorie nuove ed inagibili e Tac da terzo mondo che non possono effettuare una diagnosi completa.
Lo schifo degli ospedali di Santa Maria e Maddaloni, quest’ultimo dipinto come una struttura fantasma…
Una dirigenza definita inutile ed incapace dagli addetti ai lavori intervistati e che lavorano negli ospedali.
Il caso è quello dei dirigenti a capo della struttura, sono dei facente funzioni, secondo l’articolo 18 che dovrebbe essere un’eccezione invece si rinnovano di sei mesi in sei mesi, ma sono lì da 9 o 10 anni.
Tra questi il direttore sanitario del Melorio, quello di Sessa e quello dell’Asl Arcangelo Correra. Pecoraro ha preso i curricula dei vari direttori sanitari e la maggior parte non hanno le specializzazioni che dovrebbero permettergli di essere alla guida della struttura.
Per quanto riguarda il maddalonese Correra quando è stato nominato i titoli li aveva, intanto il governo Renzi ha cambiato le regole e adesso non sarebbe più nominabile.