MADDALONI. Doveva essere l’udienza decisiva per decidere i rinvii a giudizio ed invece tutto è spostato di 40 giorni. Si deciderà il prossimo 11 dicembre la sorte dei 19 indagati per i quali il pm della Dda Luigi Landolfi aveva chiesto il processo. L’udienza preliminare, infatti, prevista per ieri mattina è saltata e le richieste dell’accusa restano sul tavilo del gup.
I 19, indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico ed alla commercializzazione di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso, sono quasi tutti residenti tra le palazzine di via Feudo, fulcro dell’inchiesta. L’attività è una costola dell’indagine partita a seguito dell’omicidio di PANIPUCCI Daniele, freddato con un colpo d’arma da fuoco al volto in Maddaloni, nella serata del 25.5.2016.
Nell’ambito delle attività investigative sono stati acquisiti elementi atti a dimostrare la perdurante esistenza, sul territorio di Maddaloni, di un’associazione per delinquere finalizzata all’approvvigionamento e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e crack e il “controllo” operato sulla commercializzazione degli stupefacenti, dapprima da ESPOSITO Antonio, nella sua veste di reggente del locale sodalizio di stampo camorristico e poi da MASTROPIETRO Antonio, che assumeva la gestione del clan dopo l’arresto dell’Esposito del 31.8.2016.
Le indagini della Squadra Mobile di Caserta, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno dunque svelato l’estensione sul territorio maddalonese di una lucrosa e capillare attività di spaccio, svolta senza tregua, in un quartiere desolante e degradato, attività che aveva attirato gli interessi del clan Belforte, che da sempre esercita il controllo sul territorio di Maddaloni.
In particolare, le attività investigative, oltre a delineare il ruolo di ognuno degli indagati, hanno consentito di individuare le maggiori piazze di spaccio maddalonesi e ricostruire le modalità di funzionamento della commercializzazione al dettaglio delle droghe, confermando, ancora una volta, la centralità del Rione IACP di via Feudo 54, sede di ben tre gruppi di spaccio facenti capo rispettivamente a Romano Fabio, alla famiglia Gagliardi/Bernardi e alla famiglia Zampella/Stefanelli, nel quale rivestiva un ruolo centrale, un figlio, all’epoca minorenne, che è stato altresì attinto da altro provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale per i Minorenni di Napoli.
Le investigazioni, inoltre, hanno palesato le attività di spaccio del gruppo facente capo a Padovano Antonio che, benché detenuto agli arresti domiciliari, non ha esitato a coinvolgere nelle attività di approvvigionamento e spaccio l’intera famiglia, compresa la moglie, all’epoca incinta, la sorellastra, nonché la nipote minorenne e il suo fidanzato. Il gruppo facente capo a Padovano Antonio aveva come canale di approvvigionamento dello stupefacente il casertano Belvedere Luigi, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, il quale, per il tramite del cugino Belvedere Pietro, riforniva quotidianamente di cocaina il gruppo di Padovano per le successive operazioni di spaccio al dettaglio.
GLI INDAGATI
- ANTELLI Giuseppe, nato ad Afragola, classe 1968
- BELVEDERE Luigi, nato a Caserta, classe 1992
- BELVEDERE Pietro, nato a Maddaloni, classe 1988
- BERNARDI Antonietta, nata ad Arienzo, classe 1967
- CECERE Vincenzo, nato a S. Maria C.V., classe 1964
- D’AIELLO Erna, nata a Neckarelz (Germania), classe 1971
- ESPOSITO Antonio, nato a Maddaloni, classe 1978
- FARINA Michele, nato a Maddaloni, classe 1991
- GAGLIARDI Orazio, nato a Maddaloni, classe 1994
- MADONNA Giuseppe, nato a Maddaloni, classe 1992
- MASTROPIETRO Antonio, nato a Maddaloni, classe 1978
- PADOVANO Antonio, nato a Maddaloni, classe 1977
- ROMANO Fabio, nato a Maddaloni, classe 1990
- SCHIAVONE Maria, nata a Taranto, classe 1985
- STEFANELLI Antonietta, nata a Maddaloni, classe 1975
- TAGLIAFIERRO Antonio, nato a Maddaloni, classe 1989
- TAGLIAFIERRO Mariano, nato a Maddaloni, classe 1996
- TEDESCO Biagio, nato a Maddaloni, classe 1992
- ZAMPELLA Aniello, nato a Caserta, classe 1999