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I NOMI. Concorsi truccati, l’inchiesta esplode: 150 indagati. E al pub si vantavano pure…

Regionale. E’ cominciato tutto dalla denuncia di un giovane che, a fronte della possibilità di ottenere un posto di lavoro pagando migliaia di euro, ha scelto di rimanere onesto. Il 19 febbraio del 2016 questo 26enne si è recato negli uffici della Guardia di Finanza di Napoli e ha raccontato, senza omettere particolari, che il generale di Brigata Luigi Masiello gli aveva proposto di ‘comprare’ i risultati del quiz al concorso per allievo maresciallo nell’Arma dei carabinieri che era stato bandito nell’anno 2015-2016. E così oggi il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare (a firma del gip Linda Comella), di cui una in carcere e le altre ai domiciliari.

Un altro provvedimento non è stato eseguito perché il destinatario è all’estero. Il concorso truccato contestato è quello dell’estate del 2016 per il reclutamento di 2013 volontari in ferma prefissata quadriennale in tre forze armate (esercito, marina militare ed aeronautica) indetto dall’Esercito l’11 febbraio del 2016. Le accuse contestate a vario titolo sono quelle di: associazione per delinquere, rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla divulgazione dei quiz prima del giorno dell’esame, truffa, ricettazione, riciclaggio ed autoriciclaggio. Altri 150 avvisi di conclusione indagini sono in corso di notifica nei confronti dei candidati che avrebbero pagato somme di denaro per avere in cambio le risposte ai quiz del concorso. La ‘tariffa’ media richiesta si aggirava intorno ai 15mila euro. In carcere per aggravamento della misura è finito Giuseppe Zarrillo, residente a Capodrise ed in servizio da anni a Capua come dipendente civile del Ministero.

Tra le persone ai domiciliari c’è il generale in pensione Masiello che, quando i finanzieri gli stavano per notificare il provvedimento, ha lanciato il cellulare dal balcone della sua abitazione al Vomero col chiaro intento di distruggere l’apparecchio, segno forse che all’interno del telefonino si celassero elementi riconducibili ad altri illeciti relativi ai concorsi. Pochi anni fa il generale tentò anche la carriera politica: si presentò alle ultime amministrative di Napoli nella lista di ‘Napoli Popolare-Ndc’, incassò solo 323 voti e non riuscì a spuntarla. Agli atti dell’inchiesta intercettazioni e dichiarazioni di diversi candidati che – rintracciati dalla Finanza – hanno alla fine ammesso l’esistenza dell’organizzazione che condizionava gli esami. E, infine, anche fotografie, estrapolate dai cellulari degli indagati. Nel corso di una perquisizione che ha interessato Sabato Vacchiano, finito agli arresti domiciliari, è stata recuperata dal suo cellulare una foto che lo ritrae insieme con un ragazzo in un pub. I due stringono tra le mani un bicchiere a mo’ di brindisi. Nel mezzo, sulla facciata del bancone, una frase in stampatello, scritta con gessetto bianco: “Dario e Sabatino… I fottitori dello Stato”.

LE MISURE

IN CARCERE
1 ZARRILLO Giuseppe nato a Marcianise il 04 marzo 1965

AGLI ARRESTI DOMICILIARI

2 AMETRANO Fabio, nato a Vico Equense (NA) il 10 ottobre 1975

3 ANNUNZIATO Angelo, nato ad Avellino il 5 luglio 1979

4 AURICCHIO Ciro, nato a San Giuseppe Vesuviano (NA) il 28 dicembre 1992

5 CUOMO Stefano, nato a Vico Equense (NA) il 09 novembre 1975

6 D’AMELIA Rocco, nato a Pagani (SA) il 04 giugno 1989

7 DI PALMA Massimo, nato a Napoli il 30 maggio 1968

8 FASTAMPA Giuseppe Claudio, nato in Svizzera il 26 novembre 1964

9 FIORE Ciro, nato a Torre Annunziata (NA) Il 15 marzo 1948

10 FIUME Domenico, nato a Castel San Giorgio (SA) il 26 febbraio 1958

11 INTERRA Francesco, nato a Pompei (NA) il 13 settembre 1990

12 MASIELLO Luigi, nato a Forio (NA) il 30 settembre 1951

13 RUSSO Raffaele, nato a Villaricca (NA) il 25 agosto 1969

14 TESTA Claudio, nato a Roma il 02 luglio 1968

15 VACCHIANO Sabato, nato ad Avellino il 12 marzo 1982