Centrosinistra al voto con 3 candidati a sindaco. Un’ala Pd pronta a virare su Tartaglione
MARCIANISE. Sono ore calde per il centrosinistra marcianisano che si presenterà decisamente frazionato all’appuntamento elettorale del 20 settembre (data probabile), ancor più di quanto sia avvenuto nel 2016 con l’elezione di Antonello Velardi.
L’ultima fascia tricolore della città si presenterà ai nastri di partenza con i fedelissimi rimasti al suo fianco dopo le dimissioni di massa e la fine della consiliatura. E’ tra i partiti però che adesso si sta giocando la battaglia decisiva per arrivare ad un nome unitario, ipotesi che appare al momento molto remota.
Nelle ultime ore il nome che sembra mettere d’accordo molti big è quello di Alessandro Tartaglione, che può vantare un credito di fiducia, ottenuto per la posizione critica assunta in tempi non sospetti da Terra di Idee nei confronti di Velardi. Il suo gruppo fu il primo a sfilarsi e ciò ha anche permesso di costruire un dialogo solido col Movimento 5 Stelle, al punto da far ipotizzare un’alleanza anche alle urne coi pentastellati.
A convergere però sul nome di Tartaglione in queste ore è soprattutto l’asse Pd formato da Dario Abbate e Pinuccio Moretta che ha peso nel partito e voti. Alcuni vociferano addirittura di trattative avanzate anche se potrebbe, anche in caso di intesa, non esserci il simbolo del Pd in questa futura coalizione. Il nome di Tartaglione però significherebbe quasi certamente la scelta di un altro candidato da parte di Italia Viva, la formazione renziana che a Marcianise ha le sembianze dell’ex sindaco Filippo Fecondo, candidato alle Regionali.
Un’ipotesi gradita ai renziani sarebbe un altro ex assessore dell’allora governo di centrosinistra, Telia Frattolillo, che però continua a militare nel Partito Democratico. Sempre nel campo dei democrat va monitorato con attenzione anche un altro consigliere uscente, Raffaele Guerriero, possibile nome di sintesi in un’area politica dalle mille sfaccettature.