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Manca l’accordo tra Biagio e Caturano: la soluzione 4 liste è l’unica per risanare il paese

Cervino. Non c’è la fumata bianca in merito alla clamorosa trattativa che vede protagonisti Filippo Caturano e Biagio Di Nuzzo, due anni fa dirimpettai e rivali di una campagna elettorale passata alla storia per le parole dette dai palchi.

Il progetto che vede in pole Caturano potrebbe comunque vedere l’alba nelle prossime ore e comprende quasi tutti quelli che, da consiglieri di maggioranza, mandarono a casa Gennaro Piscitelli 11 mesi fa.

Di Nuzzo invece non pare abbia il placet di tutti quelli che stanno con lui, insomma per qualcuno il geometra di stanza in via Cervino non è ben visto come candidato sindaco.

 

Il paese si salva solo se si mette al centro la politica con i 4 progetti

 

La verità è una sola, ad oggi a Cervino, per come è la situazione, dovrebbero concorrere 4 liste, ma manca la materia prima, cioè mancano i 48 candidati.

Ogni blitz che tende ad unificare progetti diversi è solo un maldestro tentativo di portare ingovernabilità a questo paese, già reduce da un stillicidio di alternanze che ne ha pregiudicato il futuro: non funziona nulla, un disastro.

 

I due Di Nuzzo sono incompatibili

 

Ma come potrebbero oggi stare sullo stesso palco Luigi Peppone Di Nuzzo e Biagio Bias Di Nuzzo?

Impossibile, è fantapolitica, c’è anche una dignità da preservare, non scherziamo ragazzi…

La divisione è presto fatta.

  1. Gruppo Enzo Pascarella/Filippo Caturano/Luigi Peppone Di Nuzzo
  2. Gruppo Gennaro Piscitelli/Serino
  3. Gruppo Vinciguerra
  4. Gruppo Biagio Bias Di Nuzzo ex Cervino Libera

 

La logica imporrebbe una contesa del genere, in questo modo Biagione si giocherebbe la partita che ha sempre sognato e che sulla carta merita, Gennaro Red avrebbe la possibilità di prendersi la sua rivincita, Vinciguerra scriverebbe la storia e Filippo Caturano potrebbe portare, ‘finalmente’ il Comune in quota assoluta ‘via Cervino’.

 

Questa è la situazione, i protagonisti diventerebbero soprattutto i candidati a sindaco, senza troppi secondi ingombranti, anche dai palchi.

Mettete al centro il progetto, le idee e non le addizioni.

E’ questo il modo più democratico per misurarsi e per arrivare ad un’amministrazione lunga e senza intoppi. Chiaramente all’indomani dell’esito delle urne con 4 liste, ci sarà chi festeggerà, chi resterà a galla, chi si ritirerà in buon ordine e chi appenderà il santino al chiodo.

E’ il sale della democrazia.

 

Cervino si salva solo così, perché ogni tentativo di mettere insieme due gruppi oltre a prevedere delle incompatibilità ‘fantozziane’, lo ripetiamo, è un solo un maldestro ‘instrumentum’ per ridurre grassamente le probabilità di sconfitta.

Troppo facile cosi…