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Lockdown cittadino, 11 consiglieri chiedono ritiro dell’ordinanza

 

MARCIANISE. Una lettera per chiedere il ritiro dell’ordinanza che impone ulteriori restrizioni alla città di Marcianise. Ecco il testo sottoscritto da undici consiglieri comunali

 

Al Sig. Sindaco della Città di Marcianise e, p.c. al Prefetto di Caserta – dr. Raffaele RUBERTO
Al Presidente del Consiglio Comunale

I sottoindicati consiglieri comunali, in relazione alla ordinanza sindacale in oggetto, evidenziano e chiedono quanto in appresso. Pur confermando la necessità di condividere sotto il profilo istituzionale un percorso unitario, che tenga conto esclusivamente degli interessi della comunità, allo stato eccessivamente vulnerabile ed impaurita, e per tale motivo non sottraendoci ad un confronto costruttivo, da svolgere preventivamente all’assunzione di qualsivoglia tipo di decisione, non possiamo tacere le considerazioni che seguono.

 

L’ordinanza sindacale n. 5 del 23.03.2021, assunta a modificazione ed integrazione della precedente (cervellotica) ordinanza n. 4 emessa in modo maldestro dal primo cittadino tanto da giustificare la sua immediata revoca, prevede delle misure restrittive ulteriori e maggiormente gravose rispetto a quanto previsto in merito alla gestione dell’esercizio delle attività commerciali ritenute essenziali e non ex art. 3 DPCM 03.12.2020, ed a quanto previsto dall’ordinanza Regionale contingibile ed urgente istitutiva della “zona rossa”. Ebbene, gli esponenti evidenziano in merito come tale provvedimento sindacale sia esorbitante rispetto alle specifiche competenze previste in capo al Sindaco, allorquando sulla stessa istituzione di “zona rossa” sono già vigenti ed operativi i provvedimenti normativi ed amministrativi già emanati, come di loro competenza, dal Governo nazionale e regionale, e rispetto ai quali ritengono non possano essere emessi atti sindacali locali, anche solo potenzialmente con gli stessi confliggenti, e che ingenerano inevitabile confusione e stato di incertezza nella cittadinanza.

 

Senza recedere dalle superiori ed assorbenti considerazioni, per le quali nell’ambito delle prerogative concesse dalla legge gli scriventi non possono che chiedere, nell’interesse di tutta la collettività di Marcianise, l’immediata revoca dell’ordinanza sindacale in oggetto, emessa dal Sindaco ai sensi dell’art. 50 Tuel, quale massima Autorità sanitaria cittadina pur se tale norma ne prevede l’adozione solo in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale…), non possiamo non evidenziare anche la contraddittorietà di alcune misure, certamente dovuta alla fretta ed alla urgenza con la quale è stata redatta l’ordinanza. Appare di tutta evidenza come tali ulteriori restrizioni, non previste dal DPCM nazionale attualmente vigente in materia di istituzione di zona rossa e dall’ordinanza contingibile regionale di cui sopra, si appalesano come non accettabili dai cittadini, in quanto possono contrastare, se non addirittura impedire, anche lo svolgimento di attività essenziali per la collettività e per la stessa salute pubblica.

 

Questo anche alla luce della costante interpretazione dell’art. 50 del TUEL che ritiene tale potere esistente nella misura in cui vi sia l’acclarata mancanza di strumenti alternativi, previsti dall’ordinamento, per far fronte alla situazione imprevista o imprevedibile, stante l’eccezionalità del caso. Peraltro, è di palese evidenza come tali ulteriori restrizioni, di esclusiva promanazione sindacale, non si conciliano con le misure degli Organi competenti sopra citati, e che hanno già ampiamente individuato i limiti e le attività consentite all’interno di una zona qualificata come “rossa”, al fine di prevenire ulteriore diffusione del contagio. Il Sindaco di Marcianise, a cui è attribuito il compito di sovraintendere il corpo di polizia municipale ex artt. 2 e 9 della legge 07 marzo 1986 n.65., così come prevede anche l’art 4 Regolamento della Polizia Municipale, ha omesso di esercitare il proprio ruolo di controllo sin dal suo insediamento e pertanto risulta essere il principale responsabile di quanto egli stesso ha denunciato in questi giorni.

 

L’incapacità del Sindaco di Marcianise nel far rispettare i provvedimenti nazionali e regionali per contrastare la pandemia in corso non può trasformarsi in un ulteriore danno per i cittadini ed i commercianti di Marcianise. Per tali motivi, i sottoindicati chiedono l’immediata revoca dell’ordinanza sindacale n. 5 del 23.03.2021 anche al fine di scongiurare probabili ed imminenti iniziative giudiziarie, che aggraverebbero ancor più il generale stato di confusione e di incertezza che i cittadini già vivono, e per evitare prevedibili conflitti tra l’Amministrazione comunale e rappresentanze socio/economiche della città. Nella denegata ipotesi in cui non si voglia aderire alla presente istanza, si chiede in subordine di ridiscutere termini e condizioni dell’ordinanza stessa onde addivenire ad una situazione “tollerabile” e rispettosa anche delle attività commerciali e terziarie. Attese le limitazioni in atto, dichiarano di aver delegato via whatsapp il consigliere Dario Abbate a sottoscrivere digitalmente questo atto e a trasmetterlo alle Autorità in indirizzo via pec

 

I consiglieri

Dario Abbate
Anna Arecchia
Raffaele Delle Curti
Paola Foglia
Raffaele Guerriero
Giuseppe Moretta
Antimo Rondello
Pasquale Salzillo
Alessandro Tartaglione
Antonio Tartaglione
Lina Tartaglione