CASERTA. Nove condanne ma pene più lievi. Si è concluso così il processo di secondo grado per coloro che all’epoca del primo giudizio avevano chiesto l’abbreviato nell’ambito dell’inchiesta su voto di scambio e spaccio. La Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna a 5 anni per Antimo Italiano e concesso la continuazione con un’altra sentenza per il ras Giovanni Capone che complessivamente dovrà scontare 16 anni e 6 mesi.
Ridotte le condanne per gli altri imputati: 7 anni a Vincenzo Rea, 6 anni e 4 mesi ad Antonio Merola, 4 anni e 6 mesi a Mario De Lucia, 4 anni e 4 mesi a Modestino Santoro, 2 anni e 6 mesi a Clemente Vergone, 2 anni a Ferruccio Coppola, 10 mesi per Virginia Scalino.
Il primo grado furono inflitti 9 anni e 4 mesi per il ras di Caserta Giovanni Capone, referente per il capoluogo del clan Belforte; 8 anni a Vincenzo Rea, 7 anni e mezzo per Mario De Luca, 7 anni e 4 mesi per Antonio Merola, 6 anni per Modestino Santoro, 5 anni per Antimo Italiano, 3 anni per Clemente Vergone, 3 anni per Ferruccio Coppola, 1 anno per Virginia Scalino (pena sospesa).
Gli indagati (difesi dagli avvocati Gaetano Laiso, Nello Sgambato e Michele Di Fraia) sono di Limatola, Caserta, San Nicola la Strada, Maddaloni, Casal di Principe e Capodrise.