MACERATA CAMPANIA/RECALE/PORTICO DI CASERTA. Sembrava una vita normale, quella di Agron Leti, 40 anni, cittadino albanese residente a Recale, perfettamente integrato nella comunità in cui viveva. Ma dietro quell’apparente quotidianità tranquilla, secondo le indagini dei carabinieri di Macerata Campania, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si nascondeva una realtà molto diversa.
Leti è infatti uno dei protagonisti dell’operazione antidroga che la scorsa settimana ha portato al suo arresto e a quello di Fabio Stefano Cante, di Portico di Caserta, finito ai domiciliari, entrambi accusati di spaccio di cocaina. Per Leti è stata disposta la custodia cautelare in carcere dal Tribunale sammaritano, a seguito di un’indagine che ha svelato una rete di contatti, linguaggi in codice e movimenti sospetti.
Secondo quanto emerso, Leti avrebbe avuto un ruolo di collegamento tra piccoli spacciatori e clienti, gestendo una rete di fiducia e utilizzando modalità di comunicazione criptiche per non destare sospetti. Un punto cruciale dell’inchiesta riguarda la pizzeria “Lo Staglio” di Macerata Campania, attività gestita – secondo gli inquirenti – proprio da Cante e considerata la base logistica per incontri, scambi e pianificazioni.
Il 22 agosto 2024, durante una perquisizione domiciliare e veicolare, i militari hanno rinvenuto circa 30 grammi di cocaina e una pistola giocattolo. In un’intercettazione successiva, Leti avrebbe manifestato dispiacere per la perdita della sostanza, dal valore stimato in circa duemila euro.
Gli investigatori lo descrivono come un uomo prudente, riservato, ma inserito in un sistema di spaccio costante e ben organizzato. Entrambi gli indagati, assistiti dagli avvocati Nello Dgambato e Luca Viggiano, restano comunque innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva.
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