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Olio d’oliva, quest’anno raccolto in aumento ma prezzi record

NAZIONALE – Ottobre-novembre sono i mesi dedicati alla raccolta delle olive e alla trasformazione in olio extravergine. Le prime stime di questa annata a livello nazionale parlano di un incremento rispetto allo scorso anno. La produzione italiana di olio di oliva dovrebbe attestarsi su 280-300mila tonnellate, quindi più delle 240 mila tonnellate della stagione precedente.

A trainare il raccolto sopratutto il Sud, in particolare Puglia e Calabria che insieme producono il 60% della quantità nazionale. A livello europeo, la produzione spagnola dovrebbe mantenersi stabile a 1,4 milioni di tonnellate, in linea con lo scorso anno, così come quella portoghese, prevista tra le 170 e le 180 mila tonnellate. In Grecia si conferma un livello invariato di 220 mila tonnellate. In crescita, invece, la produzione tunisina, che sale a 400 mila tonnellate rispetto alle 350 mila dell’anno precedente, e quella marocchina, stimata tra le 150 e le 180 mila tonnellate, circa il doppio rispetto allo scorso anno. In netta flessione, infine, la produzione turca, che potrebbe dimezzarsi passando da 440 a circa 200 mila tonnellate.

Produzione in aumento ma crescono anche i prezzi. Negli ultimi dodici mesi il prezzo dell’olio italiano è cresciuto del 5% mantenendosi su numeri elevati. In media all’ingrosso un litro di extravergine costa tra gli 8 e i 9 euro. Peggio va al dettaglio dove ormai una bottiglia supera i 12-13 euro al litro in Campania.

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