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Truffe online, ci casca pure agente di polizia: aveva comprato uno smartphone

AVERSA . Si è tenuta una nuova udienza presso il Tribunale di Napoli Nord nel procedimento penale a carico di un uomo accusato di truffa aggravata nei confronti di un appartenente alle forze dell’ordine. I fatti risalgono al 2019, quando la vittima, un agente della Polizia Locale, venne raggirata attraverso falsi annunci pubblicati su piattaforme di compravendita online.

Secondo quanto ricostruito nel corso dell’istruttoria, l’agente aveva risposto a un’offerta relativa alla vendita di uno smartphone di ultima generazione. Dopo aver completato con successo il primo acquisto, aveva poi ordinato ulteriori prodotti tecnologici, tra cui auricolari e un orologio smart, per una somma complessiva di 550 euro. I pagamenti sarebbero stati effettuati tramite ricariche su carte PostePay riconducibili all’imputato e a un’altra persona.

Nonostante i ripetuti solleciti, la merce non è mai stata consegnata. La vittima ha formalizzato denuncia ai carabinieri nel febbraio del 2020, allegando anche le schermate delle conversazioni avute con il presunto venditore su WhatsApp, ritenute elementi centrali dell’indagine.

Il pubblico ministero ha formulato l’accusa ipotizzando l’utilizzo di artifizi e raggiri per indurre la parte offesa in errore e ottenere indebitamente somme di denaro. Nell’ultima udienza, l’agente è comparso in aula come parte civile per raccontare nel dettaglio la vicenda, affiancato dal proprio legale.

Il giudice ha disposto il rinvio del dibattimento al marzo 2026 per la prosecuzione delle attività istruttorie.

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