
MARCIANISE/ORTA DI ATELLA. Si è concluso con la conferma di gran parte delle condanne il processo di secondo grado sul giro di spaccio che interessava le zone tra Orta di Atella e Marcianise. La Corte d’Appello di Napoli, Quinta sezione penale, ha emesso il dispositivo della sentenza lo scorso 3 luglio, confermando la responsabilità penale di diversi imputati e ricalcolando parzialmente le pene.
Al centro del procedimento, l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa tra le province di Napoli e Caserta. Già nel novembre 2022 il Tribunale di Napoli Nord aveva inflitto le prime condanne nei confronti di Antonio Sciarra, Nunzio Caldoro, Domenico Lami, Salvatore Coppeta, Luigi Riccio e Amelia Trabalzo.
In Appello, i giudici hanno rivisto alcune posizioni. È stata confermata la pena di due anni e sei mesi di reclusione e 800 euro di multa per Antonio Sciarra. Per Salvatore Coppeta la Corte ha stabilito 10 mesi e 20 giorni, con una sanzione pecuniaria di 2.000 euro. Condanna anche per Luigi Riccio: 1 anno e 4 mesi di reclusione più 2.340 euro di multa.
Revocata, invece, la condanna per Domenico Lami: i giudici hanno ritenuto che la sua posizione non configurasse reati penalmente rilevanti per cui confermare la pena. Respinti gli appelli di Nunzio Caldoro e Amelia Trabalzo. Per quest’ultima, difesa dall’avvocato Nicola Musone, c’è stata la conferma dell’assoluzione in primo grado, contro la quale il pubblico ministero aveva presentato appello.
La sentenza è stata letta in camera di consiglio il 3 luglio e reca la firma del presidente Andrea Rovida. Le condanne restano dunque in larga parte confermate, mentre proseguono le indagini sui possibili collegamenti con altri gruppi attivi nell’area casertana.
Il processo ha rappresentato uno snodo importante nella lotta al traffico di droga nei territori del basso casertano, da tempo sotto osservazione delle forze dell’ordine per l’elevata incidenza di reati legati agli stupefacenti.