L’aggiornamento
ORTA DI ATELLA/CESA. Arrestato nelle scorse ore con l’accusa di estorsione, il giornalista professionista Mario De Michele, 53 anni, originario di Cesa, è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Marcianise subito dopo aver intascato – secondo quanto emerso dalle indagini – una somma di circa seimila euro. Al centro della vicenda, una denuncia sporta da Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta di Atella ed ex consigliere regionale della Campania. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, avrebbero fatto emergere un presunto tentativo di estorcere denaro in cambio di silenzio stampa.
Il nome di De Michele non è nuovo alle cronache: tre anni fa era stato condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione per aver inscenato falsi attentati nei suoi confronti, fatti che destarono all’epoca grande clamore mediatico.
In seguito all’arresto, anche l’Ordine dei Giornalisti della Campania ha adottato un primo provvedimento disciplinare: il presidente Ottavio Lucarelli, venuto a conoscenza della notizia attraverso gli organi di stampa, ha disposto la sospensione cautelare di De Michele dall’Albo dei giornalisti, come previsto dalle normative vigenti in casi di particolare gravità. Si tratta, in questa fase, di una misura provvisoria, in attesa degli sviluppi giudiziari.
Il primo lancio
ORTA DI ATELLA/CESA. C’è anche il nome di Mario De Michele, giornalista di Cesa, tra quelli che sarebbero finiti al centro di un’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Marcianise. Secondo indiscrezioni di alcuni media locali, il giornalista sarebbe stato intercettato nel pomeriggio di ieri in un’operazione legata a una presunta richiesta di denaro contante, nell’ordine di alcune migliaia di euro.
La vicenda, al vaglio della Procura di Napoli Nord, prende le mosse da una segnalazione avanzata da un ex amministratore locale, Angelo Brancaccio, già consigliere regionale e primo cittadino di Orta di Atella. Gli accertamenti in corso sono seguiti dal sostituto procuratore Maria Carmen Quaranta.
Non è la prima volta che De Michele si trova sotto i riflettori. Nel biennio 2019-2020 aveva raccontato di aver subito gravi episodi di minaccia, con spari contro la sua vettura e la sua abitazione. I fatti, ritenuti all’epoca un chiaro segnale della criminalità organizzata, attirarono l’attenzione pubblica e portarono all’assegnazione di misure di tutela da parte delle autorità.
Tuttavia, l’intera ricostruzione si rivelò, in seguito, frutto di una messinscena. Fu lo stesso De Michele ad aver orchestrato gli episodi utilizzando un’arma regolarmente detenuta. Per quei fatti, nel 2022 fu definito un accordo giudiziario con l’accusa, che prevedeva una condanna per simulazione, calunnia, falso e detenzione illecita di arma in luogo pubblico.
A far calare il sipario sulla vicenda fu un editoriale apparso sul portale da lui stesso fondato, in cui ammise pubblicamente le proprie colpe, rivolgendosi alla magistratura e alle forze dell’ordine per chiedere perdono. Spiegò di aver vissuto un momento difficile e di aver deciso di concentrarsi sulla famiglia. Il caso fu ripreso anche da trasmissioni televisive di rilievo nazionale, tra cui “Le Iene”.
De Michele è stato arrestato ed è in carcere per estorsione in attesa della convalida. Tra domani e dopodomani dovrebbe arrivare anche la sospensione dell’ordine dei Giornalisti.
IL NOSTRO SERVIZIO SULLA DISAVVENTURA GIUDIZIARIA DI DE MICHELE DEL 2020