
SANTA MARIA A VICO/SAN FELICE A CANCELLO. La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato cinque persone, tutte ritenute responsabili di ricettazione in concorso, in relazione a un SUV di grossa cilindrata rubato a Napoli. I soggetti hanno età comprese tra i 20 e i 50 anni e tra loro figurano due residenti nel napoletano, precisamente a Cardito, e tre uomini collegati a un’autodemolizione nel comune di Santa Maria a Vico, al confine con San Felice a Cancello.
Il controllo è stato eseguito dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Maddaloni che, nel corso di un’attività di pattugliamento e prevenzione, si sono insospettiti notando movimenti anomali in un’autodemolizione della zona, intestata a nota famiglia. Giunti sul posto, gli agenti hanno sorpreso tre uomini intenti a smontare un SUV di grossa cilindrata, sospeso su un muletto. La carrozzeria era già stata in parte smontata, con diversi componenti pronti per essere rimossi.
I tre identificati sul posto sono risultati essere padre e figlio titolari dell’autodemolizione, e un loro dipendente, un cittadino gambiano, regolarmente residente in zona. Poco dopo sono sopraggiunti due ulteriori soggetti, entrambi provenienti da Cardito, i quali hanno tentato di giustificare la loro presenza e il possesso del veicolo con versioni contrastanti e prive di riscontri documentali.
Gli accertamenti svolti dai poliziotti hanno permesso di appurare che il SUV era stato rubato a Napoli nel novembre scorso. Il veicolo è stato immediatamente posto sotto sequestro e sarà riconsegnato al legittimo proprietario dopo le verifiche tecniche di rito.
Per i cinque uomini è scattata la denuncia all’Autorità giudiziaria competente. L’episodio si inserisce nel quadro delle attività di contrasto ai reati di ricettazione e smontaggio illecito di veicoli rubati, molto diffusi nelle aree di confine tra le province di Napoli e Caserta.