
CAIVANO. Si è celebrato questa mattina presso il Tribunale di Napoli Nord, davanti al Giudice Monocratico Dr. Iaselli, il processo a carico di Vittorio De Luca, volto noto del Parco Verde di Caivano e già finito sotto i riflettori per le minacce rivolte a Don Maurizio Patriciello e al giornalista Bruno Mazza.
L’imputazione riguardava un episodio risalente al 9 giugno 2024, quando, durante una funzione religiosa celebrata da Don Patriciello, De Luca fu fermato dalla scorta del parroco perché ritenuto potenzialmente pericoloso. Al momento del fermo, infatti, fu sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di un coltello della lunghezza di circa 22 centimetri.
Nonostante le gravi premesse, oggi il giudice ha pronunciato sentenza di assoluzione, accogliendo pienamente la tesi difensiva avanzata dagli avvocati Cristian Aniello e Gabriele Roberto Cerbo, dello Studio Legale Cerbo. I legali hanno smontato punto per punto l’accusa, dimostrando l’assenza di elementi concreti che confermassero un’intenzione di compiere un’aggressione.
L’udienza odierna rappresenta il primo processo definito tra quelli che coinvolgono De Luca, il quale è tuttora imputato in altri procedimenti che vedono come parti offese sempre Don Patriciello e il giornalista Mazza.
L’assoluzione odierna potrebbe influenzare il corso dei procedimenti futuri, sia sotto il profilo giudiziario che sul piano mediatico. Resta ora da vedere quali saranno gli sviluppi degli altri fascicoli ancora aperti, ma la decisione del Tribunale di Napoli Nord segna già un passaggio importante nella complessa vicenda giudiziaria che ruota intorno al Parco Verde.