
Castel Volturno. Si è concluso oggi dopo circa tre anni il processo a carico del 33enne F.G.L., di Castel Volturno, per omicidio stradale davanti al Giudice del Tribunale di Napoli Nord Luigi Montariello, fatto avvenuto il 19 dicembre 2022 sull’asse mediano in direzione Lago Patria in occasione del quale perse la vita un giovane ragazzo ucraino di 25 anni, M.V., travolto dall’auto guidata dall’imputato.
Costituiti parte civile il padre, la madre e la sorella della vittima.
Erano le due di notte quando sulla via a scorrimento veloce vi fu un impatto devastante tra l’auto e il pedone che inavvertitamente stava attraversando la strada, in condizioni di ubriachezza come rilevato all’esito della perizia autoptica.
La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avv. Raffaele Carfora, ha da sempre sostenuto la tesi della assoluta imprevedibilità e non evitabilità dell’evento mortale, date le circostanze concrete del caso, non solo alla luce dell’attraversamento pedonale della doppia carreggiata divisa da guardrail ma anche dell’orario notturno, della illuminazione pubblica assente e del tempo di reazione insufficiente.
Tuttavia, sulla scorta della consulenza tecnica del Pubblico Ministero, si era ritenuto che la velocità tenuta dal veicolo fosse ben oltre il limite consentito e che se fosse stata contenuta, l’imputato avrebbe potuto avvistare il pedone ed evitare l’esito letale, e ciò ha condotto il PM a richiedere la condanna a 2 anni e sei mesi di reclusione.
La difesa, coadiuvata dal proprio consulente tecnico, l’ing. Fabio Monfreda, ha tuttavia sollevato perplessità nella ricostruzione del fatto, sia sul punto di impatto tra auto e pedone sia sulla esatta velocità tenuta dal veicolo, sostenendo peraltro che le condizioni di quella notte fossero tali che anche tenendo una velocità nei limiti della norma del codice della strada, l’impatto letale in ogni caso non si sarebbe potuto evitare, né tantomeno prevedere.
Oggi il Giudice -dopo la discussione del Pubblico ministero e della Difesa, all’esito della camera di consiglio ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste.