
AGGIORNAMENTO 18 GIUGNO. Gli uomini del commissariato di Maddaloni dovrebbero essere riusciti a chiudere il cerchio in merito a quanto è accaduto lunedì pomeriggio quando il moldavo 40enne, poi deceduto, è stato scaricato al Psaut di San Felice.
Ieri sera presso il comando di via Caudina sono stati convocati 7/8 braccianti dell’est della valle ed è stata ricostruita la vicenda. Ci sono degli indagati per omicidio colposo e quindi ne risponderanno davanti all’A.G.
San Felice a Cancello. Indagini in corso da parte del commissariato di Maddaloni in merito al decesso di un 30enne bracciante agricolo di nazionalità moldava.
L’uomo, senza fissa dimora, nel tardo pomeriggio è stato accompagnato al Psaut di San Felice a Cancello, dopo che si era sentito male sul luogo di lavoro, probabilmente un campo agricolo.
A portarlo al presidio di via Roma in auto una persona che ha detto che si era sentito male mentre stava lavorando.
I sanitari del Psaut vedendo che la situazione era grave, di fatto aveva perso i sensi probabilmente a causa del forte calore, hanno optato per il trasporto a Caserta in ospedale, dove il moldavo è deceduto probabilmente per un arresto cardiaco.
La salma è stata sequestrata e sono state avviate delle indagini per cercare di comprendere da dove arrivasse il 30enne. Il Psaut sanfeliciano oltre a servire i comuni della valle di Suessola è un riferimento anche per gli utenti della comunità della prima parte della valle Caudina.