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Gli muore il cavallo, lo sotterra nel suo terreno: arrivano i militari

ACERRA. La Terra dei Fuochi: tra discariche abusive e rischi per la salute pubblica. La vicenda del terreno agricolo di Acerra, dove i Carabinieri Forestali hanno scoperto una discarica abusiva e la carcassa di un cavallo sepolta illegalmente, è solo l’ultimo esempio di un fenomeno che da decenni affligge la “Terra dei Fuochi”. Quest’area, che si estende tra le province di Napoli e Caserta, è tristemente nota per la presenza diffusa di discariche illegali, roghi di rifiuti pericolosi e interramenti abusivi, spesso legati a traffici criminali ma anche a cattive pratiche di cittadini e aziende locali.

Le conseguenze di queste attività illecite sono gravi e ben documentate: numerosi studi e rapporti parlamentari hanno evidenziato un aumento significativo delle patologie oncologiche nella popolazione residente, attribuendo un nesso causale tra l’inquinamento ambientale e l’incidenza di tumori, leucemie e linfomi. In particolare, la combustione illegale di rifiuti plastici e metallici libera nell’aria sostanze tossiche come diossine e PCB, che contaminano suolo, acqua e prodotti agricoli, mettendo a rischio la salute pubblica e la sicurezza alimentare.

Oltre ai danni ambientali e sanitari, il fenomeno delle discariche abusive comporta anche un pesante impatto economico: i terreni agricoli contaminati perdono valore, le produzioni locali vengono penalizzate e le bonifiche risultano spesso lunghe e costose. La recente condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la mancata tutela della vita e della salute dei cittadini della Terra dei Fuochi sottolinea l’urgenza di interventi strutturali e di una maggiore vigilanza sul territorio.

L’episodio di Acerra dimostra ancora una volta la necessità di rafforzare i controlli, promuovere la cultura della legalità e investire in sistemi di smaltimento dei rifiuti efficienti, per restituire dignità e sicurezza a un territorio martoriato da troppi anni di illegalità ambientale.

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