
AVERSA/CASAL DI PRINCIPE. Delitto per gelosia: 23 anni all’ex militare che ha ucciso Paolo Menditto. Esclusa l’infermità mentale, la Corte conferma la responsabilità piena dell’imputato
È stato condannato a 23 anni di carcere Paolo Scarano, 36 anni, ex militare originario di Casal di Principe, accusato dell’omicidio di Paolo Menditto, 56 anni, avvenuto all’interno di un appartamento nel quartiere popolare Unrra Casas, ad Aversa. L’uomo aveva confessato l’omicidio subito dopo l’arresto.
La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione della Corte d’Assise del Tribunale di Napoli, presieduta dal giudice Concetta Cristiano, con il giudice a latere Valeria Scandone. I magistrati hanno respinto la tesi difensiva che puntava a dimostrare un parziale disturbo mentale dell’imputato al momento dell’aggressione, sostenuta da una perizia psichiatrica prodotta dagli avvocati difensori Natalina Mastellone e Giuseppe Cipullo.
Il pubblico ministero Marco Lojodice, nella sua requisitoria, aveva chiesto l’ergastolo, ma la Corte ha optato per una condanna a 23 anni, ritenendo comunque gravi le circostanze del crimine.
Stando alla ricostruzione dei fatti, Scarano si è recato armato a casa di Menditto per affrontarlo. L’uomo era ossessionato dall’idea che la vittima avesse una relazione con la sua compagna, nonostante sapesse del tradimento da parte di quest’ultima. Dopo un violento alterco, Scarano ha estratto un coltello e ha inferto diverse coltellate a Menditto, uccidendolo sul posto. Subito dopo si è dato alla fuga.
La sua corsa è terminata poco dopo, alla stazione ferroviaria di Aversa, dove è stato bloccato dalla polizia locale e dagli agenti della Mobile di Caserta. Durante l’interrogatorio ha ammesso la propria responsabilità, spiegando che l’omicidio era stato dettato dalla gelosia.
L’accusa per lui è di omicidio aggravato da premeditazione e crudeltà. I familiari di Paolo Menditto, distrutti dalla perdita, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Mario Griffo.