San Felice a Cancello. Dal 5 al 9 giugno, sei soci del Vespa Club San Felice a Cancello – Francesco Esposito, Luigi Ferraro, Giuseppe Ferraro, Giuseppe Marchese, Leopoldo Finelli e Giuseppe Casale – hanno vissuto un’esperienza che è molto più di un semplice viaggio: un’autentica avventura su due ruote, guidati dalla passione e dallo spirito
che da sempre anima ogni vero vespista.
Con le loro Vespe, compagne fedeli e simbolo intramontabile dell’Italia che cresce, lavora e sogna, hanno percorso circa 900 chilometri tra le meraviglie della Sicilia occidentale. Palermo, Trapani, San Vito Lo Capo, Castellammare del Golfo, Marsala, Mazara del Vallo, Sciacca, Castelvetrano, Agrigento: ogni tappa è stata un’emozione, un incontro, un panorama che resterà impresso nei loro cuori.
“Il bello del viaggiare in Vespa,- afferma il presidente Francesco Esposito, – è proprio questo: non si corre, si assapora. Ogni chilometro ha il suo significato, ogni sosta racconta una storia. È un modo lento, ma autentico, di attraversare il nostro Paese, di viverlo davvero, a contatto con la gente, con la natura, con le tradizioni. In questo viaggio non siamo mai stati soli. Oltre a noi c’erano tutti i valori del vespismo: amicizia, solidarietà, rispetto per la strada, entusiasmo puro. Abbiamo incontrato persone straordinarie, che ci hanno aiutato con un gesto, un consiglio, una parola gentile. Gaetano Frappola ( Fondatore Vespa Club Favignana ), Vincenzo Pisani ( Presidente Vespa Club Agrigento) ,Katia Panormus ( Presidente Vespa Club Palermo ), a tutti loro va il nostro più sincero grazie .Anche questo fa parte dello spirito vespista: condividere”.
Il loro viaggio è stato anche occasione per invitare i Vespa Club siciliani alla grande festa del decennale della fondazione del prestigioso Vespa Club San Felice a Cancello che avrà luogo il prossimo anno. Dieci anni di passione, motori, chilometri, eventi e fratellanza. Dieci anni con la Vespa nel cuore.
“Tornare a casa dopo un viaggio così è un po’ come svegliarsi da un bel sogno. Ma sappiamo che la strada ci aspetta ancora, e che finché ci sarà una Vespa accesa e un vespista in sella, ci sarà sempre una nuova avventura da vivere” , fanno affermato i sei soci soddisfatti di questa meravigliosa esperienza. “Viva la Vespa, viva i vespisti, viva l’Italia che viaggia con il cuore acceso.”
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