Afragola. Un’altra tragedia ha purtroppo scosso la comunità di Afragola. Una ragazza di appena 14 anni, è purtroppo morta per mano del suo ex fidanzato. Si chiamava Martina Carbonaro.
Il suo ex Alessio Tucci, 19 anni, le ha tolto la vita durante la sera tra il 25 e il 26 maggio, perché non accettava la fine della relazione. Il corpo della giovane è stato ritrovato in un casolare ormai privo di vita. Stando alle analisi il 19enne l’ha percossa ripetutamente lasciandola poi a morire lì.
L’esame autoptico è stato eseguito proprio ieri, e stando agli stessi, Martina avrebbe riportato diverse ferite al cranico, sia sulla parte frontale che quella posteriore. E sarebbe stata individuata una frattura cranica con emorragia da parte dei periti. Eseguita l’autopsia, la salma è stata restituita alla famiglia per permettere i funerali.
Nel mentre, l’assassino ha confessato il reato commesso. Ora si trova in carcere accusato di omicidio pluriaggravato ed occultamento di cadavere.
Proprio oggi, si sono tenuti i funerali della 14enne e per l’occasione è stato disposto, dal sindaco di Afragola, il lutto cittadino. Il rito esequiale è avvenuto alle ore 15 nella Basilica Pontificia di Sant’Antonio di Padova, e a celebrare il rito esequiale è stato il cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli.
Il feretro è stato accompagnato da applausi e lacrime da parte di migliaia di persone. Tra i presenti il deputato Borrelli, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ed il sottosegretario Pina Castiello, oltre loro, carabinieri e polizia.
Quando è arrivato il feretro fuori alla Basilicata, c’è chi ha urlato “Giustizia, giustizia”, e chi “Martina figlia di tutti noi“.
Non sono mancati urla contro contro l’assassino della 14enne. Verso la fine dell’omelia del cardinale Battaglia, qualcuno, tra i banchi della chiesa ha gridato: “Martina è viva“.
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