
L’aggiornamento
Afragola. Emergono dettagli sempre più agghiaccianti sulla tragica fine di Martina Carbonaro, la quattordicenne di Afragola scomparsa lunedì scorso e ritrovata nella notte tra martedì e mercoledì. A toglierle la vita sarebbe stato il suo ex ragazzo, che l’avrebbe uccisa brutalmente a colpi di bastone per poi occultare il corpo all’interno di un vecchio armadio situato in un appartamento abbandonato, un tempo adibito ad alloggio del custode del campo sportivo Moccia.
Le ricerche si erano intensificate nelle ore precedenti al ritrovamento, anche grazie all’impiego di unità cinofile. Poi, poco dopo la mezzanotte, il drammatico epilogo: il corpo senza vita della giovane è stato scoperto, ponendo fine a una speranza che si stava già affievolendo.
Martina aveva chiamato la madre intorno alle 21, dicendole che sarebbe uscita con un’amica per mangiare uno yogurt e che sarebbe rientrata poco dopo. Ma quel rientro non è mai avvenuto.
Resta da chiarire come e perché la ragazza abbia incontrato l’ex compagno, con cui aveva da poco interrotto la relazione. Forse un ultimo incontro chiarificatore, che si è trasformato in un incubo senza ritorno.
Il primo lancio
Afragola. Il corpo senza vita di Martina Carbonaro rinvenuto ad Afragola: indagini in corso per omicidio
È stato ritrovato il cadavere di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni scomparsa lo scorso lunedì ad Afragola, in provincia di Napoli. La giovane si trovava all’interno di un’abitazione abbandonata che in passato ospitava il custode del campo sportivo Moccia. Le autorità hanno aperto un fascicolo per omicidio. Al momento, sotto esame ci sarebbe l’ex fidanzato della vittima, un ragazzo poco più grande di lei, ascoltato dai carabinieri già dalla mezzanotte di ieri.
Ore di apprensione ad Afragola
I militari dell’Arma sono intervenuti nel primo pomeriggio del 27 maggio, iniziando una vasta operazione di ricerca all’interno e nei dintorni del campo Moccia. Il loro arrivo non è passato inosservato: tra i residenti è subito circolata l’ipotesi che l’intervento fosse legato alla scomparsa della 14enne. Le ricerche sono proseguite per ore, supportate dalla Polizia di Stato e dalla Municipale, sotto il coordinamento della Procura di Napoli Nord e della Prefettura.
Intorno alle 23:30, davanti agli ingressi chiusi del complesso sportivo, si erano radunati diversi cittadini: alcuni preoccupati, altri spinti dalla curiosità. “Sono qui da ore – racconta una donna – ho un bar lì vicino e ho visto le forze dell’ordine arrivare. In un primo momento si vociferava cercassero una borsa piena di soldi. Poi ho pensato alla ragazzina sparita”. Martina era al centro dei pensieri di tutta la comunità: i genitori avevano lanciato vari appelli via social e, in un paese dove le notizie si diffondono in fretta, il suo volto era ormai familiare a tutti.
I racconti e le voci di quella notte
“Stanno scavando con i cani”, dice un giovane, indicando con lo smartphone verso la zona illuminata da torce. Poco più in là, un gruppo discute sommessamente: “Forse non è qui, magari ha preso un treno ed è andata da qualche amica”. Speranze che si scontrano con la realtà dei fatti, sempre più evidente man mano che le ore passano.
Nel frattempo, in assenza di notizie ufficiali, le ipotesi si moltiplicano e i racconti si arricchiscono di dettagli mai confermati: qualcuno parla del ritrovamento dei vestiti della ragazza, altri di suoi oggetti personali. Le forze dell’ordine, come da prassi, mantengono il massimo riserbo.
La svolta dopo mezzanotte
Poco dopo la mezzanotte, i presenti sono stati allontanati dalla zona. Con l’arrivo del sindaco di Afragola, Antonio Pannone, l’attenzione si è spostata su via Catania, dove si trova un altro accesso allo stadio e la casa un tempo utilizzata dal custode. Le operazioni si sono concentrate lì.
Il ritrovamento nella casa dismessa
La strada adiacente è stata transennata, impedendo l’accesso a veicoli e curiosi. All’interno dell’area, carabinieri e tecnici si sono diretti verso la struttura fatiscente. La tensione cresceva anche tra la folla rimasta all’esterno, che cercava di sbirciare oltre la recinzione per capire cosa stesse succedendo.
Verso le 00:20, i vigili del fuoco hanno utilizzato un flessibile per forzare un lucchetto. Poco dopo, la voce del ritrovamento di un corpo ha iniziato a circolare, sebbene le informazioni fossero inizialmente confuse: si parlava anche della possibilità che si trattasse di un uomo.
La conferma arriva nella notte
Alle 01:40 è giunta la Scientifica. Dietro la recinzione, è stato intravisto il furgone della ditta di pompe funebri. La notizia, ancora non ufficializzata, era ormai chiara. La conferma definitiva è arrivata quando, alle 2:45, sono sopraggiunti i genitori di Martina. Il loro dolore ha tolto ogni dubbio.