
Alto Casertano. “La chiusura dei punti nascita negli ospedali dei comuni di Sessa Aurunca e Piedimonte Matese è un ulteriore smacco alla sanità pubblica in Campania, e in provincia di Caserta in particolare.
Si chiuderanno dove si sono registrate meno di 500 nuove nascite all’anno, e per le donne si dovrà andare a partorire a Km di distanza o in cliniche private.
Il calo demografico da un lato, per emigrazione, e l’assenza di condizioni adeguate che mettano le donne nelle condizioni di poter decidere di essere madre, e gestire la maternità, è ormai una questione di enorme gravità per i nostri territori della provincia di Caserta.
E attenzione però perché il fatto che ci siano pochi nati in provincia non è un problema solo delle donne, ma della società casertana tutta”.
