Parete. Momenti di puro terrore quelli vissuti da una donna durante la serata di sabato a Parete.
Intorno alle 20:30, la donna, di origini ucraine, stando a quanto è emerso, è entrata in un bar situato al centro della città in evidente stato di shock chiedendo aiuto. Il suo ex compagno, un uomo di origini albanesi, l’ha raggiunta nel locale prendendola a pugni e calci anche al volto, davanti ai presenti che hanno assistito increduli e inorriditi alla scena.
Alcuni di loro sono intervenuti in difesa della vittima della violenza. Ciò ha portato l’aggressore a provare più rabbia e a reagire con più violenza. Ha persino iniziato a distruggere alcuni oggetti che si trovavano nella struttura. Grazie alle persone intervenute, la donna è riuscita a scappare via riversandosi in strada. Mentre correva via, per sua fortuna ha incontrato una pattuglia dei carabinieri a cui ha raccontato tutto. Proprio mentre parlava, l’aggressore è comparso armato.
Per questo i militari dell’Arma hanno richiesto rinforzi. Alla fine, i carabinieri sono riusciti a fermare l’uomo e immobilizzarlo. Gli hanno trovato addosso un’arma e un cacciavite.
In caserma, la vittima dell’aggressione ha chiesto ai carabinieri di recarsi nella sua casa, perché il figlio piccolo era lì da solo. La donna temeva che l’ex compagno avesse fatto del male anche a lui, fortunatamente il bambino stava bene ed è stato portato alla stazione dei carabinieri consegnandolo alla mamma.
Il balordo è stato arrestato, mentre la donna è stata portata in ospedale per ricevere le cure necessarie e per accertamenti.