Skip to main content

Sorpresa alla pompa, da ieri in vigore le nuove accise: i nuovi prezzi di benzina e diesel

accise

NAZIONALE – Con il decreto interministeriale n. 110 del 14 maggio, pubblicato a sorpresa in Gazzetta Ufficiale, il governo ha avviato il riallineamento delle accise sui carburanti, con un effetto immediato sulle tasche degli italiani. Da ieri, l’accisa sulla benzina è stata ridotta di 1,50 centesimi al litro, passando da 728,4 euro a 713,40 euro ogni mille litri, mentre quella sul gasolio è stata aumentata della stessa entità, passando da 617,40 a 632,40 euro ogni mille litri.

L’obiettivo del provvedimento è ridurre la differenza di tassazione tra benzina e gasolio, favorendo l’uso del primo, considerato meno inquinante. Tuttavia, questo cambiamento avrà un impatto diretto sui consumatori. Secondo il Codacons, chi guida un’auto a gasolio dovrà fare i conti con un aumento medio annuo di 21,96 euro, considerando due pieni al mese e l’Iva al 22%. Al contrario, chi utilizza un’auto a benzina beneficerà di un risparmio equivalente.

Le conseguenze dell’aumento delle accise sul gasolio non riguardano solo gli automobilisti. In Italia, su un totale di 40,5 milioni di veicoli, ben il 40,9% utilizza gasolio, inclusi mezzi pesanti e veicoli per il trasporto merci. Nel 2023 sono stati consumati 28 miliardi di litri di gasolio, contro appena 11,1 miliardi di litri di benzina, evidenziando l’importanza di questo carburante per il sistema produttivo.

L’associazione Assoutenti ha colto l’occasione per denunciare che l’Italia continua ad avere uno dei prezzi più alti in Europa per i carburanti, a causa del peso delle imposte. Oggi le tasse (accise e Iva) rappresentano il 61,1% del prezzo della benzina e il 57,2% di quello del gasolio, portando il nostro Paese al sesto posto in Europa per il prezzo del gasolio e al settimo per la benzina.

Un click e sei sempre informato! Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere le news più importanti. Premi qui ed entra!