
Valle Caudina. Un episodio inquietante e che lascia perplessi è avvenuto ad Arpaia, quasi al confine con il Casertano.
Un imprenditore, il signor Lino Massaro, che con la sua ditta di Paolisi, si occupa di sfalcio con macchine autorizzate, abbattimenti e giardinaggi, stava eseguendo dei lavori lungo l’Appia insieme alla madre.
Mentre lui era intento a compiere tali operazioni in un punto, sua madre di 61 anni, che era lontano da lui, era intenta a fare dei lavori al cancello di una struttura.
All’improvviso una Panda bianca si è avvicinata alla donna e un uomo le ha chiesto se avesse letto il cartello che testimoniava che erano nel comune di Arpaia e che per poter eseguire qualsiasi tipo di lavoro in quel territorio, dovevano prima parlare con lui. Le ha anche chiesto a quale ditta apparteneva.
La 61enne ha quindi chiesto al signore chi era, e lui le ha risposto: “Io sono quello che ti ha detto che qui non devi lavorare, perché sei ad Arpaia e devi parlare prima con me”.
A riportare l’accaduto è stato proprio il figlio imprenditore sui social che ha denunciato l’accaduto. La ditta è della vicina Paolisi.
Sicuramente il signor Massaro sarà contattato dai carabinieri della compagnia di Montesarchio che dovranno approfondire quanto ha detto. Anche se dal racconto potrebbe profilarsi anche una sorta di intimidazione nell’interesse di ditte concorrenti cioè che svolgono lo stesso lavoro di Massaro. Vista anche la zona attenzionata per via dei clan Massaro e Pagnozzi, quella di aprire un fascicolo ci sembra la cosa più scontata. Comunque onore a questo imprenditore coraggioso.
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