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Truffa sulla vendita online: scagionato ma la merce non c’è

MARCIANISE. È stato assolto con formula piena, “per non aver commesso il fatto”, M.G., giovane originario di Castel Campagnano, che lavora e frequenta abitualmente Marcianise. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con il giudice Ferraro che ha accolto le tesi difensive dell’avvocato Nicola Russo.

Il ragazzo era accusato del reato di truffa aggravata (art. 640 c.p., comma 2 n.2-bis in relazione all’art. 61 n.5 c.p.) per aver – secondo l’accusa – incassato del denaro da una signora in cambio di merce che non sarebbe mai stata consegnata.

Ma il processo ha ribaltato completamente la ricostruzione iniziale. L’avvocato Russo, con un’articolata difesa, è riuscito a dimostrare che un soggetto terzo si sarebbe impossessato dei documenti di M.G. e li avrebbe utilizzati per compiere numerose truffe in diverse zone d’Italia, sfruttando l’identità del giovane senza che questi ne fosse a conoscenza.

La ricostruzione difensiva ha convinto il giudice, che ha assolto M.G. con formula piena, restituendogli serenità dopo un periodo di grande tensione e incertezza. La vicenda mette in luce i rischi legati all’uso illecito dei dati personali, sempre più diffusi nell’era digitale.

 

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