
BELLONA. È stata fissata per il mese di maggio l’udienza preliminare che vedrà comparire dinanzi al Gup Valerio Riello quattro membri della stessa famiglia, tutti residenti a Bellona, accusati a vario titolo di usura, estorsione e atti persecutori. Si tratta di Colomba Modesto, 44 anni, del marito Gianluca D’Agostino, coetaneo, della madre Raffaela Vigliucci, 66 anni, e della sorella Anna Desiree Modesto.
Il procedimento nasce da una complessa indagine condotta dai carabinieri della stazione di Vitulazio. Le investigazioni sono partite nel febbraio dello scorso anno, quando una donna si è rivolta ai militari per denunciare episodi di stalking legati al suo ex compagno. Dalla denuncia è emersa una situazione ben più intricata: la donna viveva una condizione di pressione costante dovuta a un debito contratto dal fidanzato con una figura femminile ben nota nella zona, Colomba Modesto, residente a Vitulazio ma originaria di Bellona.
L’indagine
I militari hanno così avviato un’indagine che ha portato alla luce un vero e proprio sistema di usura, attivo da anni, con prestiti concessi a condizioni fuori da ogni legalità. In alcune circostanze, la spirale dei debiti e dei pagamenti si sarebbe protratta per oltre un decennio. Fondamentali per l’accusa i registri contabili sequestrati durante le perquisizioni, che documentano interessi usurai oscillanti tra il 40% e il 140%, ben oltre i limiti di legge.
Dieci vittime
Secondo quanto ricostruito, il compito di adescare nuove vittime sarebbe stato affidato ad Anna Desiree, sorella della presunta “cravattara”, mentre D’Agostino curava il recupero forzoso del denaro. Dieci le vittime accertate, tutte accomunate da difficoltà economiche e dall’impossibilità di accedere a prestiti regolari. Minacce, intimidazioni e pressioni psicologiche sarebbero state il metodo usato per costringere le vittime a pagare.
In un caso, è stata accertata anche una condotta persecutoria nei confronti dei familiari di una delle vittime, compresi i figli minori. Le accuse, sostenute dal pm Gionata Fiore, sono state accolte dal gip Maria Pasqualina Gaudiano, che ha disposto il rinvio a giudizio. Colomba Modesto si trova attualmente in carcere, D’Agostino ai domiciliari, Vigliucci sottoposta all’obbligo di firma, mentre Anna Desiree Modesto è a piede libero.