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Stop messe, finestre chiuse per obbligo e riunione d’emergenza: la nube nera ora fa paura

MARCIANISE/CAIVANO. Sono drammatiche le conseguenze del rogo divampato  divampato nelle ultime ore presso la zona industriale di Pascarola, nell’azienda Chimpex Industriale S.p.A., specializzata nella produzione di prodotti chimici. Le fiamme, che si sono propagate rapidamente nello stabilimento, hanno generato una densa e preoccupante nube nera, visibile a chilometri di distanza. L’evento ha immediatamente allertato autorità locali, cittadini e istituzioni, che stanno cercando di fronteggiare le conseguenze di quello che appare a tutti gli effetti come un disastro ambientale.

L’origine del rogo è ancora sconosciuta: le indagini sono in corso, ma al momento non è stato possibile stabilire se l’incendio sia stato causato da un corto circuito, da negligenze operative o da altri fattori. La buona notizia è che i circa 70 dipendenti presenti all’interno dello stabilimento sono riusciti a mettersi in salvo, e non si registrano feriti. Le sostanze bruciate all’interno della fabbrica, però, destano forti preoccupazioni. I prodotti chimici stoccati all’interno della Chimpex potrebbero aver sprigionato fumi altamente tossici, con potenziali ricadute dannose sulla salute dei cittadini e sull’ambiente circostante.

Capodrise: stop alle messe

La nube tossica si è rapidamente spostata verso nord-est, minacciando le aree abitate di Capodrise, Marcianise e altre zone limitrofe. Il sindaco di Capodrise ha diffuso immediatamente un avviso urgente alla popolazione, invitando i cittadini a chiudere porte e finestre e a non sostare in luoghi aperti, in particolare nella zona est della città, indicata in rosso sulla mappa ufficiale. “Rinnovo l’invito precedente – ha dichiarato il primo cittadino – a restare in casa in attesa di aggiornamenti ufficiali. La situazione è critica”.

In segno di precauzione, le messe previste oggi presso la Chiesa di Sant’Andrea sono state sospese. Il parroco ha ribadito la necessità di evitare qualsiasi forma di esposizione ai fumi, rinunciando anche agli eventi religiosi programmati: “Evitiamo di esporre le persone ai veleni che si stanno sprigionando dall’orribile incendio. Rimaniamo in casa”.

Marcianise: finestre chiuse per obbligo, riunione d’emergenza

Anche a Marcianise la risposta istituzionale è stata immediata. Il Presidente della IV Commissione Ambiente della Regione Campania, l’Avvocato Nicola Russo, in accordo con l’Assessore Pasquale Salzillo, ha convocato una commissione straordinaria per la giornata di domani. Obiettivo dell’incontro sarà analizzare quanto accaduto e valutare possibili azioni da intraprendere, sia in termini di interventi ambientali che di responsabilità civili e penali. “Il territorio non può più permettersi disastri simili – ha commentato Russo – dobbiamo attivarci subito per mettere in sicurezza le aree coinvolte e tutelare la salute pubblica”.

Anche il sindaco di Marcianise è intervenuto con misure urgenti per proteggere la popolazione. In seguito alla diffusione della nube tossica proveniente dalla zona industriale di Pascarola, ha ordinato ai cittadini di tenere chiuse le finestre e di limitare al massimo gli spostamenti all’aperto, soprattutto nelle aree più esposte. L’invito alla prudenza è stato diffuso tramite i canali istituzionali del Comune, con l’obiettivo di ridurre al minimo il rischio di esposizione ai fumi potenzialmente nocivi.

Chimplex, l’ennesimo disastro

Il rogo alla Chimpex riaccende una questione irrisolta: la fragilità ambientale delle aree industriali della Campania, spesso soggette a incendi, sversamenti illeciti e scarsa manutenzione. La zona ASI di Pascarola, in particolare, è da tempo oggetto di attenzioni da parte delle autorità ambientali per la presenza di numerosi impianti potenzialmente pericolosi. Eppure, nonostante le denunce e i controlli sporadici, episodi come quello di oggi continuano a verificarsi, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.

In attesa degli aggiornamenti ufficiali, le autorità invitano la popolazione alla massima prudenza. Intanto cresce il timore per le possibili ricadute sulla qualità dell’aria e sulla salubrità del suolo, aspetti che dovranno essere valutati con rilievi ambientali approfonditi nei prossimi giorni. Anche le scuole e gli esercizi pubblici stanno valutando la sospensione temporanea delle attività.

Il disastro di Pascarola rappresenta un nuovo campanello d’allarme. La comunità, ancora una volta, è costretta a fare i conti con l’impatto devastante di un sistema produttivo che, senza adeguate misure di sicurezza, può trasformarsi in una minaccia reale per la vita quotidiana.

 

 

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