
Castel Volturno. Martedì mattina, è stata fatta una brutta scoperta a Castel Volturno, uno dei tre capannoni di avvistamento realizzati nell’Oasi dei Variconi, nella “Zona umida” nei pressi del fiume Volturno è stato dato alle fiamme da ignoti.
La struttura era completamente bruciata quando è stata ritrovata, praticamente in cenere. Un gesto che non ha solo causato un danno economico, ma anche e soprattutto morale e ambientale.
I lavori per costruire i tre capannoni erano iniziati due anni fa e facevano parte dell’iniziativa “Ri-Party-Amo”. Lavorii pianificati e organizzati dal WWF, finanziati da Intesa San paolo e Jova Beach Party. Erano stati investiti ben 300 mila euro.
E i lavori erano terminati proprio poche settimane fa. L’inaugurazione doveva esserci tra circa un mese, verso la fine di Maggio.
Tale progetto mirava ad una ripresa socioeconomica con connotati scientifici e naturalistici, per far fronte agli abusi ambientali che hanno provocato danni al territorio. Per anni, quella zona era nelle mani dei bracconieri, ma grazie agli sforzi sia dei civili che di associazioni, quel territorio venne strappato dalle mani dell’illegalità, per poterlo utilizzare per progetti positivi, come visite didattiche scolereste e attività scientifiche.
Ma nonostante il grave danno fatto, il WWF e le altre associazioni non si arrendono. A prescindere da chi sia stato, forse criminali, forse giovani annoiati, questo gesto non fermerà le brave persone che vogliono ridare vita al territorio contro l’illegalità.
“Il WWF , con i suoi volontari, esperti biologi, ornitologi e guardie sarà ancora al fianco del Comune, dell’Ente Riserva e delle tante associazioni che gravitano sul territorio, per saldare ancora di più il distacco col passato che vedeva quelle aree preda della speculazione edilizia e dell’illegalità. L’azione di promozione dei Variconi, lo sforzo per rendere sempre più noti e conosciuti i valori naturalistici che preserva, continuerà. Per rendere più fruibile l’area in sicurezza e con la piena partecipazione della comunità scientifica e la cittadinanza”.la dichiarazione di Raffaele Lauria, Delegato Regionale Campania del WWF.