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Agguato davanti allo stadio, un morto e un ferito grave. Il profilo della vittima

 

NAPOLI. Un agguato mortale ha scosso il quartiere Fuorigrotta nelle prime ore del mattino. Intorno alle 6:40, due uomini sono stati colpiti da diversi colpi d’arma da fuoco nei pressi del bar Bellone, in una zona trafficata della città, vicina a una stazione della metropolitana e allo stadio Maradona.

Le vittime dell’attacco sono un 41enne e un 34enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Trasportati d’urgenza all’ospedale San Paolo, il più giovane è deceduto poco dopo il ricovero a causa delle gravi ferite riportate. Il 41enne, invece, è attualmente ricoverato in condizioni critiche.

I carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’accaduto e individuare i responsabili. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nell’area per ottenere dettagli utili all’indagine. Al momento, non è ancora stato possibile raccogliere la testimonianza del sopravvissuto, che potrebbe fornire elementi determinanti per chiarire la dinamica dell’agguato.

 

Il profilo della vittima

 

A perdere la vita è stato Pasquale D’Anna, 34 anni, ritenuto vicino agli ambienti malavitosi di Pianura. Gli inquirenti lo consideravano legato al clan Calone-Esposito-Marsicano, attivo nel traffico di stupefacenti. D’Anna era stato coinvolto in un’importante operazione antimafia tre anni fa e non era nuovo a episodi di violenza: in passato era già rimasto ferito in un altro agguato.

 

Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco sarebbe avvenuto poco dopo le 6:30, quando i due uomini si trovavano nei pressi di un bar a Piazzale Tecchio. I sicari avrebbero aperto il fuoco all’improvviso, colpendo entrambi. L’episodio potrebbe essere legato ai recenti contrasti tra gruppi criminali della zona, ma al momento gli investigatori non escludono nessuna pista.

 

L’omicidio riporta l’attenzione sulla faida tra clan che da tempo insanguina alcuni quartieri di Napoli, in particolare Pianura e Fuorigrotta. Le autorità stanno intensificando i controlli per prevenire eventuali ritorsioni, mentre il quartiere, ancora scosso dall’accaduto, attende risposte su un nuovo episodio di violenza che riaccende l’allarme sicurezza in città.

 

 

 

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