
L’AGGIORNAMENTO
NAPOLI. Quaranta scosse in un’ora e mezza: torna la paura nell’area occidentale di Napoli. Un nuovo sciame sismico ha interessato la zona dei Campi Flegrei, con la scossa più intensa registrata alle 8:52 di magnitudo 3.1 a una profondità di 2.7 km. L’epicentro è stato localizzato nell’area di Pisciarelli, ad Agnano. Il terremoto è stato avvertito in diverse zone di Napoli, come Pianura e Fuorigrotta, e in alcuni comuni della provincia, tra cui Quarto e Arco Felice.
L’andamento dello sciame sismico
Secondo le segnalazioni dei cittadini sui social, le scosse sono iniziate con una bassa intensità ma in maniera continua, generando paura tra la popolazione. Due eventi più forti, di magnitudo 1.4, si sono verificati in rapida successione tra le 8:21 e le 8:24.
Nel corso dello sciame, altre scosse di magnitudo 2.1 e 2.6 sono state registrate tra le 8:30 e le 8:32, sempre a una profondità di circa tre chilometri. Diverse segnalazioni indicano che il fenomeno è stato percepito anche nelle zone collinari di Napoli, come Capodimonte, e in alcuni comuni della provincia.
Evacuazioni nelle scuole di Fuorigrotta
Le prime scosse della mattinata, sebbene di bassa intensità (tra 1.0 e 1.1), sono state chiaramente avvertite dagli abitanti, suscitando preoccupazione per la loro frequenza ravvicinata.
Le prime rilevazioni indicano che l’epicentro sarebbe situato nella zona di Agnano, nei pressi di via Antignana e dell’area di Pisciarelli, vicino al cratere della Solfatara. Per precauzione, alcune scuole di Fuorigrotta hanno deciso di evacuare gli edifici, impedendo in alcuni casi agli studenti di rientrare in aula.
Regionale. Minuti di paura per le scosse ai Campi Flegrei.
Nella mattinata di oggi, un’intensa sequenza di scosse sismiche ha scosso l’area dei Campi Flegrei, suscitando preoccupazione tra la popolazione locale. Quattro scosse sono state registrate in soli dieci minuti, a partire dalle 8:13, con le due più forti che hanno raggiunto una magnitudo di 1.4 sulla scala Richter. Sebbene non siano stati registrati danni significativi, l’attività sismica ha destato allarme tra i residenti, che hanno avvertito il tremore nelle proprie abitazioni.
Le Scosse e la Magnitudo
Il primo evento sismico, che si è verificato alle 8:13, è stato seguito da altre tre scosse in rapida successione, con l’intensità che è arrivata fino a una magnitudo di 1.4. Le due scosse più forti, registrate rispettivamente alle 8:16 e alle 8:20, hanno avuto un impatto ben percepibile dalla popolazione, specialmente nelle zone più vicine al cratere. Tali magnitudo, pur non essendo di forte entità, sono comunque sufficienti a far tremare i pavimenti e le strutture, aumentando il livello di ansia tra gli abitanti.
Preoccupazione nella Popolazione
Molti residenti, particolarmente quelli delle zone più prossime ai crateri vulcanici, hanno sentito distintamente il tremore, e alcuni hanno segnalato il fenomeno sui social media. Nonostante la bassa intensità sismica, la frequenza e la rapidità delle scosse hanno spinto la popolazione a riflettere su un possibile incremento dell’attività sismica, alimentando preoccupazioni.
Il Contesto dei Campi Flegrei
Il fenomeno dei Campi Flegrei è da tempo monitorato con attenzione, in quanto si tratta di una delle aree vulcaniche più attive e sensibili d’Italia. Il sito è famoso per la sua elevata attività geotermica e per il fenomeno di bradisismo, ossia il sollevamento e l’abbassamento del suolo, che può essere associato a fenomeni vulcanici e sismici. Gli esperti, pur sottolineando che queste scosse non sono indicative di un imminente eruzione o di un rischio maggiore, hanno fatto sapere che il monitoraggio continua con particolare attenzione.
Il Monitoraggio e gli Esperti
Gli istituti di ricerca, come l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), stanno seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione. Secondo gli esperti, le scosse potrebbero essere parte di un fenomeno di sciame sismico, che è una tipologia di attività che si verifica in molte zone vulcaniche. L’attività di monitoraggio, fatta di analisi geofisiche e osservazioni sul terreno, è costante, al fine di evitare sorprese e garantire la sicurezza della popolazione. Non sono stati registrati danni alle strutture o feriti tra la popolazione.