MARCIANISE. Riconoscimento speciale al maestro di karate Antonio De Vivo al VII Evento dell’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale
Il 12 ottobre, presso la splendida cornice di Villa Blue Moon a Giugliano in Campania, si è svolto il VII Convegno dell’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale. Organizzato dall’Accademia Dinastica Universitaria Agricola, l’evento ha riunito studiosi, storici e professori universitari per un incontro dedicato alla storia del Regno di Napoli e delle Due Sicilie. Tra gli ospiti d’onore, provenienti da tutta Italia e dall’estero, spiccava la partecipazione speciale del Re Togbe Osei III di Godenu, in rappresentanza della Repubblica del Ghana.
L’evento ha offerto una nuova e più approfondita prospettiva sulla storia del Regno delle Due Sicilie, sottolineando il ruolo della nobiltà non solo come istituzione, ma come simbolo di una “nobiltà d’animo”, un ideale di virtù che può ispirarci a contrastare il degrado sociale dei nostri tempi.
Durante il convegno, sono stati assegnati diversi riconoscimenti a personalità che si sono distinte nei campi della cultura, della società, dell’educazione e dello sport. Tra queste, un momento speciale è stato dedicato alla premiazione del maestro Antonio De Vivo, da Marcianise, insignito del Premio Capitolino dalla presidente dell’Accademia, Emiliana Rainelli in Agricola. Questo riconoscimento celebra la lunga e straordinaria carriera del Maestro De Vivo nel Karate Tradizionale, per il suo alto valore educativo e la sua opera di diffusione dei sani principi delle arti marziali, specialmente tra i giovani. La sua professionalità nel campo della difesa personale, sia civile che militare, è stata ulteriormente riconosciuta e apprezzata.
Nel suo discorso di ringraziamento, il Maestro De Vivo ha espresso profonda gratitudine all’Accademia e a tutti i presenti, affermando: «Sono molto onorato ed orgoglioso per aver ricevuto questo grande riconoscimento, la nobiltà nel suo significato più profondo, ben si sposa con gli alti valori delle arti marziali che insegnano il rispetto e l’amore verso il prossimo».
La serata si è conclusa con una cena di gala, il cui ricavato è stato in parte devoluto in beneficenza.