SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). L’esecutivo comunale ha dovuto correre ai ripari ed ha annullato, in autotutela, ben cinque deliberazioni che accoglievano o rigettavano le richieste di mantenimento in servizio di cinque dipendenti oltre il 65esimo anno di età e comunque fino ai 67 anni di età anagrafica.
Il tutto è scaturito da una nota del sindacato provinciale del CSA il cui dirigente provinciale Giuseppe De Lucia e il dirigente aziendale Antonio de Riso, hanno scritto all’Ispettorato per la funzione pubblica presso il Ministero della Pubblica amministrazione segnalando le anomalie riscontrate nell’adozione delle deliberazioni di mantenimento in servizio dei dipendenti oltre l’età pensionabile.
La nota, inviata anche, al sindaco, ai revisori dei conti, al segretario generale ed ai vari dirigenti, ha fatto rumore dal momento che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha dato ragione al sindacato ed ha inviato una nota all’amministrazione comunale con la quale si faceva chiarezza su tutta la vicenda.
Immediatamente, l’esecutivo, sentendo l’alito della Corte dei Conti sul collo per un possibile danno erariale, ha revocato le cinque deliberazioni alla luce del “chiarimento sull’istituto del trattenimento in servizio tramesso dal Dipartimento della Funzione Pubblica” che confermava l’assoluta mancanza di discrezionalità della pubblica amministrazione circa il mantenimento in servizio di dipendenti oltre il limite di età stabilito. Quindi, prossimamente, tutti in pensione nel rispetto delle regole previste dalla legislazione nazionale.